A tanto ammonta l’attacco ai beni di una famiglia di sinti di Asti sui quali sta indagando la Guardia di Finanza di Genova determinata a scoprire come mai, pur dichiarando dei redditi ufficiali sulla soglia dell’indigenza, potevano disporre di case, auto, mezzi di lusso e denaro a fiumi
Sette immobili per un valore di circa 500 mila euro fra i quali due ville ad Asti (una in costruzione in via Stefano Robino, quartiere Bellavista, con piscina interna e una in via Ticino), otto veicoli fra auto, moto, camper per poco meno di 188 mila euro e poi conti correnti, polizze, fondi di investimento, libretti di deposito, buoni del tesoro, carte prepagate per un saldo complessivo di oltre 1 milione e 800 mila euro.
Per finire 6 attività commerciali che aggiungono 230 mila euro al valore di quanto sequestrato in precedenza: il conto finale si aggira sui 3 milioni di euro.
A tanto ammonta l’attacco ai beni di una famiglia di nomadi sinti di Asti sui quali sta indagando la Guardia di Finanza di Genova determinata a scoprire come mai, pur dichiarando dei redditi ufficiali sulla soglia dell’indigenza, potevano disporre di case, auto, mezzi di lusso e denaro a fiumi.
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Daniela Peira