Le accuse erano infatti di violenza privata e minacce nei confronti proprio della moglie che da lì a poco avrebbe assassinato
Otto mesi di reclusione in più sembrano poca cosa rispetto a quei trenta cui è stato condannato per l’omicidio della moglie, eppure la giustizia non poteva lasciare in sospeso un processo che era partito prima di quello ben più grave. Sotto accusa è finito Luigi Caramello, l’operaio di 48 anni condannato a fine novembre scorso per aver ucciso la moglie, Barbara Natale, accoltellandola alle spalle a Canelli, di mattina, approfittando dell’uscita della donna per portare a spasso il cane.
Paradossalmente, il fatto per il quale ha patteggiato ieri otto mesi, tramite il suo difensore avvocato Ponzio, era un drammatico presagio di quanto sarebbe capitato da lì ad un mese.
Le accuse erano infatti di violenza privata e minacce nei confronti proprio della moglie.
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Daniela Peira