Lo sciopero nazionale ha infatti interessato tutti i lavoratori del settore delle telecomunicazioni e di “outsource”
Sciopero di 8 ore alla Comdata di via Guerra, ad Asti. I lavoratori dell’azienda hanno incrociato le braccia e si sono uniti in un corteo di protesta a Torino per il rinnovo del contratto nazionale.
Lo sciopero ha infatti interessato tutti i lavoratori del settore delle telecomunicazioni e di “outsource”(come oggi si definiscono le aziende esterne che lavorano su appalto) del Paese ed è stato proclamato dalle sigle sindacali Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil. La motivazione è legata all’interruzione del tavolo di trattativa che a Roma ha visto impegnati le parti sindacali con Aspel e Assocompal, ramo di Confindustria che rappresenta le aziende del settore. In ballo la rinegoziazione del contratto e le richieste dei lavoratori che prevedono aumenti salariali e maggiori tutele sul posto di lavoro.
«Purtroppo la trattativa si è interrotta non appena la controparte si è rifiutata di prendere in considerazione le nostre proposte», spiegano a questo proposito i sindacalisti.
Continua la lettura sul giornale in edicola, o acquista la tua copia digitale
Lucia Pignari