Una zona, ascoltando i racconti di chi la vive tutti i giorni, molto depressa, dove insistono problemi dettati dalla crisi (tanti i negozi vuoti) e altri emersi nel corso degli anni
Corso Alessandria, porta est della città e quartiere con un tasso di immigrazione molto alto. Una zona, ascoltando i racconti di chi la vive tutti i giorni, molto depressa, dove insistono problemi dettati dalla crisi (tanti i negozi vuoti) e altri emersi nel corso degli anni. I commercianti danno la colpa ai numerosi supermercati che si sono aperti lungo il corso e nelle immediate vicinanze, ma è il fenomeno dell’immigrazione a preoccupare quasi quanto l’aspetto economico.
Molti parlano di mancata integrazione: gli stranieri fanno la loro vita, parlano la loro lingua, salvo lo stretto necessario, non frequentano i negozi di prossimità, ma i discount, mentre la crisi morde le piccole attività. Un quartiere depresso dove si vorrebbe più sicurezza, ma soprattutto dove c’è poca speranza che la situazione migliori nel breve periodo.
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Riccardo Santagati