E’ stata costituita ufficialmente domenica mattina, in frazione San Carlo di Tigliole, l’“Associazione trifulao del Monferrato”, una nuova realtà nel mondo dei cercatori di tartufo, che al momento della sua nascita può già contare su ben 72 “trifolao” iscritti
E’ stata costituita ufficialmente domenica mattina, in frazione San Carlo di Tigliole, l’“Associazione trifulao del Monferrato”, una nuova realtà nel mondo dei cercatori di tartufo, che al momento della sua nascita può già contare su ben 72 “trifolao” iscritti. Presidente della nuova associazione è Giacomo Carpignano, che sarà affiancato dal consiglio direttivo costituito da Mario Garofalo, Carlo Carpignano, Nicola Ursino, Luciano Gasparin, Andrea Barbano, Claudio Lovisolo, Stefano Gemello e Davide Cunotto.
A Giacomo Carpignano chiediamo le ragioni per cui si è sentito il bisogno di una nuova associazione: «L’abbiamo costituita per rispondere alle tante richieste avanzate dai giovani dei paesi del Monferrato – spiega Carpignano – che non hanno mai avuto una loro vera rappresentatività territoriale, distinta dalla città di Asti. I nostri iscritti appartengono ad un territorio molto ampio, che va da Cisterna a Castelnuovo Don Bosco e ad Albugnano, dai confini di Moncalvo alla Val Cerrina. I nuovi cercatori non sanno più dove andare, perché non ci sono più spazi disponibili. Noi ci proponiamo di affittare dei terreni abbandonati per farli ritornare delle tartufaie: a questo scopo avremo la consulenza di un tecnico del settore e di un agronomo. La domenica faremo dei gruppi di lavoro e puliremo le zone in cui si dovranno realizzare nuove tartufaie: preciso però che vogliamo rilanciare la coltivazione del tartufo nero scorzone, perché può dare avere un buon mercato e dare soddisfazioni ai cercatori: se coltivare il bianco è stato sinora quasi impossibile, per lo scorzone si sono già ottenuti buoni risultati. Inoltre, ci poniamo l’obiettivo di rivalutare tutto il territorio del Monferrato, ampie zone del quale sono oggi lasciate pressoché a gerbido: vogliamo perciò collaborare con tutte le realtà che a vario titolo operano per la salvaguardia e la promozione dei nostri paesi.»
L’inaugurazione ufficiale dell’associazione è stata solennizzata con il classico taglio del nastro, mentre è stata proclamata madrina della nuova realtà la consigliera regionale Angela Motta. Hanno partecipato alla cerimonia, che si è conclusa con il pranzo sociale, anche l’assessore regionale alla montagna Alberto Valmaggia, il presidente delle associazioni piemontesi dei trifolao Agostino Aprile ed il presidente della “Famija albeisa”, Antonio Tibaldi.
Renato Romagnoli