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Quarto titolo di fila, il Grazzanodel tambass entra nella storia
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Quarto titolo di fila, il Grazzano
del tambass entra nella storia

Quarto scudetto consecutivo (eguagliato il Grana), il decimo nella storia della società. Il Grazzano non ha tradito le attese della vigilia, conquistando in una domenica canicolare alla

Quarto scudetto consecutivo (eguagliato il Grana), il decimo nella storia della società. Il Grazzano non ha tradito le attese della vigilia, conquistando in una domenica canicolare alla “Bombonera” di Castell’Alfero il titolo tricolore 2015 nel tamburello a muro. Il team presieduto da Alessandro Redoglia e guidato in panchina da Fabiano Penna ha archiviato da imbattuto  una stagione formidabile. L’ultimo atto della trionfale galoppata grazzanese è andato in scena su uno dei palcoscenici più suggestivi della disciplina, la piazza alferese, che il sorteggio aveva indicato quale sede della finale di ritorno. Quasi quattro ore di gioco caratterizzate da un costante equilibrio, durante le quali i campioni in carica sono stati severamente impegnati da un Vignale superlativo. La squadra di Rolando ha interpretato la partita come meglio non avrebbe potuto, arrivando ad un passo dall’impresa di portare gli aleramici alla “bella”.

Grazzano in campo con Appiano, Fracchia, Biletta, Andrin ed Emanuel Monzeglio; risposta del Vignale con Gerbi, Ulla, Molino, Scifo e Carretto. Fracchia e compagni vincevano il sorteggio e andavano alla battuta. Gli alessandrini approfittavano solo parzialmente del trampolino al ricaccio e si portavano a condurre per 2 a 1. Inversione di campo e punteggio che si fissava sul 3 pari. Grazie a Gerbi e a Molino il Vignale tentava l’allungo, 5 a 3, ma Fracchia e Monzeglio ci mettevano una toppa: 5 a 4. Appiano cresceva in maniera esponenziale e anche Biletta si faceva sempre più incisivo. La successiva terzina di giochi era appannaggio (a zero) degli aleramici, che si portavano a condurre per 7 a 5.

Perentoria risposta dei vignalesi: la restituzione immediata del “break” li portava nuovamente al comando per 8 a 7. Biletta e Andrin rilanciavano, 8 pari, ma una “sventagliata” fuori misura di Fracchia consentiva a Gerbi e compagni di conquistare un gioco in battuta, 9 a 8, con cambio di campo in perfetta parità. Seguivano due trampolini “asciutti” su ambo i fronti, sempre sfruttando il ricaccio, con il punteggio che diventava 12 a 12. Ulla e Molino erano due leoni, Biletta ci metteva una pezza, 14 a 13 per il Vignale che andava a battere. S’intravedeva la dirittura d’arrivo e Monzeglio ci spingeva dentro i compagni a tutta: Grazzano avanti 16 a 14.

Gerbi trovava chissà dove energie nascoste, Scifo e Carretto imitavano il pari ruolo avversario Monzeglio e gli alessandrini tornavano a condurre per 17 a 16. Ultimo trampolino con gli aleramici al ricaccio: tre giochi vinti rispettivamente a 30 e due volte a zero facevano esplodere l’esultanza del team di Redoglia e Penna dopo tre ore e 55 minuti di battaglia. Sei a due per il Vignale i quaranta pari. Migliore in campo Andrea Gerbi (strepitoso). Un bravo al direttore di gara Gian Bonando e ai suoi assistenti Rocco Curcio e Claudio Guelfo.

Massimo Elia

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