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Nell’area industriale di Quarto la discarica abusiva teatro di incontri sessuali “on the road”

Ennesimo video di denuncia sui social nel quale si chiede alle istituzioni di intervenire per bonificare l’area e metterla in sicurezza

A forza di segnalazioni e denunce tramite i social, si potrebbe creare una vera mappa delle discariche abusive più “gettonate” di Asti. Luoghi dove continuano a esserci scene di ordinarie disprezzo delle regole e delle leggi a tutela dell’ambiente, ma che, nell’ultimo caso segnalato dallo youtuber astigiano Pro Copio diventano anche zone fuorimano per veloci incontri sessuali “on the road”.

Questa volta la denuncia arriva dalla zona industriale di Quarto, a poche centinaia di metri dagli stabilimenti di Gaia Spa e non lontano dal canile municipale di Asti. A ridosso di un piccolo fabbricato, davanti a un piazzale, Pro Copio ha mostrato l’accumulo di svariati rifiuti di ogni genere: grandi elettrodomestici, materiale edile, oggetti di plastica, vestiti, indumenti intimi e diversi profilattici usati, lasciati appesi ai rami degli alberi.

Infatti, secondo quanto riferito dallo youtuber, la zona dove sorge la discarica abusiva sarebbe anche un’area per incontri sessuali “on the road”, soprattutto nei mesi più caldi, probabilmente con il passaparola sui siti di incontri on line. Una zona a ridosso della strada principale, chiusa da un lato, ma vicino alla quale è obbligatorio transitare per raggiungere la sede del canile municipale e strada San Bartolomeo. Via, quest’ultima, che collega la zona industriale al fiume Tanaro.

Ancora una volta la denuncia, lanciata tramite un video su YouTube, è un invito alle istituzioni, in primis il Comune, ad attivarsi affinché l’area sia maggiormente controllata, anche attraverso l’utilizzo di telecamere mobili, affinché non si ripetano casi di abbandono dei rifiuti in discariche non autorizzate.

A quanto si è potuto accertare, la discarica abusiva era già presente nel novembre del 2021 con altri rifiuti. Ciò vuol dire che la zona è comunque interessata dal problema da diversi anni. A confermarlo sono le immagini di Google Street View consultabili anche on line.

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