L'attore astigiano Renzo Arato torna sul palco e, per l'occasione, sceglie il suo paese natale, Roatto (piazza Piemonte), dopo dieci anni di assenza dallo stesso. Lo spettacolo che porta in
L'attore astigiano Renzo Arato torna sul palco e, per l'occasione, sceglie il suo paese natale, Roatto (piazza Piemonte), dopo dieci anni di assenza dallo stesso.
Lo spettacolo che porta in scena domani, martedì (ore 21.15), nell'ambito di "Roatto Feste" si intitola "Mio bell'alpino" ed è dedicato alle voci e alle musiche della Grande Guerra. Arato interpreta infatti alcuni dei più bei testi tratti da lettere, poesie, commenti semplici e commoventi che i soldati impegnati al fronte scrissero alle proprie famiglie lontane in quei bui giorni di combattimenti, attese, paure e, purtroppo, morte. Aspetti tristi di quella che è stata da molti definita una inutile e grande carneficina, ma non solo: l'attore roattese include nel suo monologo lampi di ilarità e ironia che spesso gli stessi ragazzi in trincea inaspettatamente dimostravano insieme a una grande forza d'animo.
Spina dorsale dell'intero spettacolo le musiche e i canti giunti fino a noi attraverso le corali alpine e interpretati per l'occasione dai giovani componenti del quintetto vocale e strumentale Fora ?d Tuva di Magliano Alfieri, che da tempo si dedica alla ricerca e proposta di musiche legate al nostro territorio.
l.g.