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Chiamati alle urne 166.276 elettori astigiani
Attualità

Chiamati alle urne 166.276 elettori astigiani

Domenica 4 dicembre gli italiani saranno chiamati alle urne per il referendum sulla riforma costituzionale

Dopo mesi di campagna elettorale, scontri e dibattiti nei talk-show televisivi e di interviste sui giornali tra i rappresentanti del “sì” e del “no”, domenica 4 dicembre gli italiani saranno chiamati alle urne per il referendum sulla riforma costituzionale. In pratica, i cittadini dovranno decidere se approvare, o bocciare, il della legge costituzionale concernente «Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione», approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 88 del 15 aprile 2016 .

Per quanto riguarda la nostra Provincia sono ammessi al voto nei rispettivi comuni di residenza 166.276 elettori (di questi 80.288 maschi e 85.988 femmine). Nel capoluogo voteranno 57.564 aventi diritto, di cui 26.978 maschi e 30.586 femmine. Per corrispondenza, voteranno 10.951 elettori residenti all’estero (n. 5.488 maschi e n. 5.463 femmine) di cui 2.407 nel capoluogo (n. 1.250 maschi e n. 1.157 femmine). I 18enni che votano per la prima volta in occasione del referendum sono 1.161 su tutta la Provincia. Di questi 591 sono maschi, 570 femmine. Nel capoluogo i neo-diciottenni sono 376, 202 maschi e 174 femmine. Le sezioni elettorali sono 266, di cui 78 nel capoluogo, i seggi interessati alla consultazione referendaria. Ogni seggio è composto da un presidente, un segretario e 3 scrutatori nominati dalle commissioni elettorali comunali nell’ambito degli iscritti nell’apposito albo, per un totale complessivo di 1.330 addetti alle operazioni di votazione e di scrutinio.

Per votare, l’elettore deve esibire al presidente di seggio un documento di riconoscimento e la tessera elettorale già ricevuta in occasione di precedenti consultazioni. Chi l’avesse smarrita può richiedere personalmente un duplicato all’ufficio elettorale del Comune di residenza, che sarà aperto il 2 e 3 dicembre dalle ore 9 alle ore 18, e il 4 dicembre per tutta la durata delle operazioni di votazione. Le operazioni di voto si svolgeranno dalle 7 alle 23 di domenica 4 dicembre. Si consiglia di recarsi alle urne a cominciare dalla domenica mattina, per evitare eventuali code nel corso della giornata. La scheda di votazione è di colore rosa.

Il voto si esprime tracciando un segno sul SI o sul NO riportati sulla scheda sotto il quesito referendario, nel caso in cui l’elettore sia favorevole oppure contrario all’approvazione della disposizione di legge oggetto della consultazione. Con il SI si intende abolire il bicameralismo paritario, ridurre il numero dei senatori e cambiare le funzioni del Senato, modificare i poteri dell’esecutivo, i compiti delle Regioni, modificare le regole per l’elezione del Capo dello Stato, per le leggi di iniziativa popolare e per i referendum, eliminare il Cnel e le province. Con il NO si manterrà lo stato attuale. Il risultato degli spogli sarà visibile sul sito della Prefettura.

Lucia Pignari

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