«Luci, motore, azione!». A Monastero Bormida arriva una troupe composta da regista, tecnici, costumisti e attori per la prima «webserie» girata in Langa. Si tratta di una fiction-fantasy, un
«Luci, motore, azione!». A Monastero Bormida arriva una troupe composta da regista, tecnici, costumisti e attori per la prima «webserie» girata in Langa. Si tratta di una fiction-fantasy, un telefilm di dieci puntate che anziché essere trasmesse sulla tv digitale verranno proposte on-line. Il soggetto è quanto meno intrigante: si parlerà di "masche" e di misteri. A ideare il progetto è il giovane regista Valerio Oldano, 24 anni di Mombercelli neodiplomato all'Accademia del Cinema di Bologna e futuro studente borsista alla prestigiosa Scuola Holden di Torino. Accanto a lui attori astigiani e colleghi dell'Accademia bolognese.
«La nostra webserie si intitolerà "Il cuore di Behemot" e prende spunto dal folclore e da alcune leggende piemontesi ? racconta Oldano ? per questa ragione ho voluto solo attori che parlassero con l'accento locale. Ho previsto anche qualche dialogo in dialetto per rispettare l'ambientazione. Immagino una narrazione ricca di colpi di scena». Nel cast si ritrovano volti noti come Stefano Stival e Alessio Bertoli e nuove promesse provenienti dalla Casa del Teatro di Asti.
I componenti della troupe arrivano invece da tutta Italia: Bologna, Pisa, Prato. Protagonista della webserie sarà Lucio (Marco Arucci, 16 anni), catapultato all'improvviso in un mondo di segreti e magia. La nonna di Lucio è infatti una masca e, sul letto di morte, per liberarsi della sua magia e morire serenamente, è costretta a trasmettere i suoi poteri al parroco del paese, uomo ambizioso e assetato di potere. «Mi sono ispirato ad un fatto studiato e riportato dall'antropologa Donatella Taverna. Ad un convegno raccontò come un uomo di queste terre fosse convinto che la moglie fosse una "masca" e decise di farla morire da sola, nella sua stanza, così da evitare che la donna, spirando, trasmettesse i suoi poteri a qualcuno» racconta Oldano. Superstizioni che, in Langa, sembrano ancora pulsare sottopelle.
«Il Piemonte è una terra ricca di leggende che meritano di essere raccontate e noi siamo qui per questo. Non posso che ringraziare l'Amministrazione comunale di Monastero che ha creduto nel progetto e ci ha concesso le autorizzazioni per le riprese» conclude il regista. La webserie si finanzierà grazie al supporto di sponsor privati. E' previsto un contributo del 10% sul budget previsto che è di 3.500 euro. Alla realizzazione della serie collabora anche l'Associazione NIG (Nuove Idee Globali). Le riprese inizieranno domenica 2 e dureranno fino a venerdì 14 agosto. La produzione è ancora in cerca di comparse. Chi fosse interessato potrà contattare il regista via e-mail (valerioldanoproduzioni@gmail.com).
Lucia Pignari