Le ha illustrate il sindacalista Nicola Marongiu, coordinatore nazionale d’area Cgil, durante un incontro avvenuto al Centro Culturale San Secondo
«Un primo intervento sulla previdenza, sicuramente positivo. Ma che prevede, per i prossimi anni, altri importanti provvedimenti».
E’ il giudizio complessivo sull’accordo relativo alle pensioni (siglato tra Cgil, Cisl, Uil e Governo lo scorso 28 settembre) espresso da Nicola Marongiu, coordinatore nazionale d’area Cgil. Il sindacalista, infatti, è stato ad Asti per presentare i contenuti del verbale ai delegati dei tre sindacati riuniti al Centro culturale San Secondo, alla presenza dei segretari generali provinciali Giovanni Prezioso (Cgil), Armando Dagna (Uil) e Sergio Didier (Cisl). Marongiu, infatti, ha partecipato alla trattativa lanciata dalla piattaforma sindacale unitaria nel dicembre 2015 e proseguita con varie iniziative di mobilitazione nei mesi successivi. L’accordo contiene alcune modifiche rispetto alla Legge Fornero, attualmente in vigore, alcune delle quali coperte dalla Legge di stabilità in discussione in Parlamento.
«Il verbale – ha esordito Marongiu – prevede interventi che obbediscono a scadenze temporali diverse a causa dei problemi aperti sul fronte previdenziale. Alcuni hanno una immediata traduzione nella Legge di stabilità, visto che dovevano essere attuati a partire dal 1° gennaio e dal 1° maggio 2017. Mentre altre questioni, urgenti ma non immediate (penso alle pensioni per i giovani di oggi, alla rivalutazione degli assegni pensionistici o al meccanismo delle aspettative di vita) saranno affrontate in un momento successivo alla Legge di bilancio. Tutto scritto “nero su bianco”nell’accordo, in quanto tenere insieme questi due aspetti era fondamentale».
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Elisa Ferrando