Ad Asti dal 1986 è possibile versare i propri risparmi al circuito della finanza etica
I pilastri sono molto chiari e semplici: la finanza etica respinge prestiti a produttori o intermediari di armi, ad aziende che provochino inquinamento con le loro produzioni e attività, a chi realizzi profitti sfruttando uomini, donne, bambini. Sì invece a piccoli e grandi progetti eco e socio-sostenibili che danno gambe ad un’idea imprenditoriale nel rispetto delle persone e della natura.
Ad Asti dal 1986 è possibile versare i propri risparmi al circuito della finanza etica, fin dall’apertura del primo recapito presso la Cooperativa Della Rava e Della Fava che sabato inaugura il calendario di iniziative per festeggiare i suoi trent’anni di attività.
Durante una serie di incontri e di manifestazioni verranno presentate tutte le “anime” della Cooperativa. Si parte con la finanza etica per passare al circuito equo e solidale, alle referenze certificate bio, ai prodotti provenienti dalle cooperative sociali italiane fino alla promozione dei piccoli produttori locali.
Tante anime ma una sola filosofia: proporre e vendere prodotti di alta qualità coltivati, trasformati, lavorati nel rispetto di artigiani e agricoltori e con materie prime ottenute seguendo i cicli naturali e le regole della biodiversità del pianeta.
In questa particolare filosofia commerciale si inseriscono le coop che raccolgono risparmi per finanziare piccoli produttori, aziende o altre cooperative alle quali il mondo del credito ha chiuso le porte ma che hanno progetti meritevoli di interesse. Un finanziamento “diverso” che verrà presentato in tutte le sue sfaccettature domani, sabato, al Centro Culturale San Secondo a partire dalle 9,30. Tre le realtà che si alterneranno.
Si parte con la Banca Popolare Etica; lavora come un vero e proprio istituto bancario in cui si possono versare i propri risparmi, accendere conti correnti, ricevere interessi, domiciliare pagamenti e fare tutte le altre operazioni bancarie. Sapendo che i risparmi non verranno mai investiti in operazioni che possano nuocere a natura o persone. Molto atteso l’intervento di Fabrizio Galliano delle Cartiere Pirinoli di Cuneo. Una realtà sull’orlo del fallimento che è stata rilevata dagli operai (circa 150 famiglie) e riportata in attività grazie ad un progetto di autogestione.
Un altro livello è quello che sarà presentato dai rappresentanti della Mag4 Piemonte. Si tratta di una cooperativa che si occupa di raccolta del capitale sociale, renumerato, e sceglie i progetti da finanziare. Negli ultimi anni la Mag4 ha consentito a tanti imprenditori, associazioni o coop dell’Astigiano di ottenere prestiti con vantaggi in termini di garanzie sia nell’ambito agricolo che in quello artistico passando per il sostegno economico a piccole case editrici di nicchia. Con cifra anche importanti, dell’ordine di centinaia di migliaia di euro.
E poi la testimonianza della Cooperativa della Rava e della Fava che raccoglie risparmi solo dai suoi soci, deposita il denaro su un conto e corrisponde un interesse. E’ stato grazie al sostegno dei soci che nell’arco di 2 anni è stato possibile per la Rava e la Fava aprire due supermercati del bio-equosolidale e una bottega Altromercato. Il Progetto Soci Sovventori prevede ora la promozione e lo sviluppo di una rete commerciale per i piccoli produttori locali astigiani.
I prestiti della finanza etica hanno un percorso e una filiera molto personalizzata, con decisioni che sono “tagliate” su chi presenta il progetto e sulla sua solvibilità in termini di idee e impegno, prima ancora che di quello economico.
Ma proprio grazie a questa prossimità fra chi il prestito lo chiede e i soci che gli affidano i propri risparmi, la finanza etica ha bassissimi indici di sofferenza, perchè i finanziati vengono investiti da un forte senso di responsabilità nella restituzione di quanto ottenuto.
Daniela Peira