Che le nuove forme di comunicazione e soprattutto i social fossero entrati prepotentemente nella vita di tutti e anche nei processi è cosa ormai nota, ma quello che si è celebrato in tribunale ad Asti è particolarmente curioso.
Perchè nasce da una denuncia vera di un informatore della Polizia ma l’unica prova a carico è un video pubblicato sul noto social network Tik Tok.
Sul banco degli imputati Hamdija Seferovic, 42 anni, residente ad Asti chiamato a rispondere del reato di detenzione illegale di una pistola Beretta munita di due caricatori con relativo munizionamento. Era accusato anche di averla fatta poi sparire.
Perchè quella pistola, infatti, non è mai stata ritrovata.
Seferovic, difeso dall’avvocato Caranzano, è stato portato a processo perchè la maneggiava in un video caricato su Tik Tok nel dicembre del 2020 e segnalato alla Polizia di Genova che aveva poi passato l’informazione ai colleghi di Asti.
Il video è stato prodotto dal pm che ha indicato come fosse certa l’identità di Seferovic, anche per via dell’account utilizzato.
Lo stesso pm ha chiesto la condanna ad 1 anno di reclusione e 3 mila euro di multa.
Il difensore ha però insistito, con il consulente balistico Stefano Conti, nell’approfondire quanto non sia attendibile il riconoscimento di un’arma da un video, senza mai averla trovata in possesso dell’imputato e averla mai potuta esaminare “dal vivo”.
Un argomento che ha convinto il giudice Dematteis la quale ha mandato l’imputato assolto.
(Foto di repertorio web)