Rimandato a giugno il pericolo di taglio delle ore lavorate alla quasi totalità dei 139 addetti alle pulizie di varie strutture dell’Asl in provincia di Asti: ospedale Cardinal Massaia, presidi ospedalieri e distretti.
E’ la conclusione della trattativa, avviata giovedì, tra sindacati di categoria (Uiltucs Uil, Fisascat Cisl e Filcams Cgil) e la nuova ditta, Euro&Promos, che subentrerà nel servizio da lunedì 15 gennaio, cui passeranno quindi tutti i dipendenti come succede quando cambia la ditta appaltatrice. L’azienda fa parte dell’Ati (Associazione temporanea di imprese) Dussman Euro&Ppromos, cui è stato affidato l’appalto anche in provincia di Alessandria.
Le parole dei sindacalisti
«Va sottolineato – precisa subito Mario Galati, segretario provinciale Filmcams Cgil che ha condotto la trattativa con Giovanni Pulzella (Cisl) e Francesco Di Martino (Uil) – che questo cambio di appalto non porta con sè il cambio di capitolato, per cui non prevede la riduzione delle prestazioni rispetto alla ditta precedente. Nonostante ciò Euro&Promos, annunciando l’introduzione di una nuova organizzazione del lavoro con l’inserimento di innovazioni anche tecnologiche, ha detto di voler tagliare del 10% le ore lavorate. Ma non ci ha convinto».
«Il taglio – aggiunge Francesco Di Martino, segretario generale provinciale Uiltucs Uil – comporterebbe che lo stipendio degli addetti, che hanno il contratto Multiservizi, scenda in proporzione. Chi ha il tempo pieno a 40 ore – ma sono pochissimi – passerebbe a 36. Alcune persone hanno un contratto al di sotto delle 14 ore, motivo per cui non sarebbero toccati dalla riduzione, mentre la maggior parte ha un contratto part time da 25 ore settimanali, per cui lavorerebbero solo più 22 ore e mezza. Una riduzione di 100 euro mensili su uno stipendio di circa 700 euro rappresenterebbe un taglio importante».
La trattativa era arrivata ad una punto di stallo ieri (venerdì), tanto che diverse lavoratrici si erano riunite sotto la sede dell’Asl mentre all’interno si stava svolgendo la trattativa.
La mediazione
Grazie all’efficace e puntuale mediazione del direttore generale dell’Asl Francesco Arena, risolutiva nella prosecuzione della trattativa, si è arrivati alla definizione di una proposta da parte della ditta.
«L’azienda – annuncia Di Martino – ha avanzato la proposta di mantenere lo status quo fino al 31 maggio, con ore inalterate e stipendio intatto. Se entro la fine di maggio ci saranno persone che chiederanno riduzione di orario, ma soprattutto persone che si agganceranno alla pensione, le ore potranno essere recuperate. In sostanza, il monte ore complessivo, diminuendo il personale, potrà rimanere invariato per chi resta».
Il mancato accordo
I sindacati hanno comunque sottoscritto il mancato accordo, mentre i lavoratori hanno firmato i contratti, per cui fino al 31 maggio continueranno a lavorare alle stesse condizioni.
«Non potevamo firmare perché non comprendiamo la motivazione alla base del taglio delle ore. Siamo comunque pronti a mantenere il tavolo permanente fino a maggio con l’impresa per discutere di organizzazione del lavoro ed orari», precisa Di Martino.
Sulla stessa lunghezza d’onda Mario Galati. «La firma del mancato accordo – continua – ci consente di avere un arco temporale adeguato per portare avanti tutte le iniziative possibili per evitare il taglio delle ore, che non accetteremo mai».