Proprio il mastodonte sarà il protagonista assoluto, omaggiato da ben due sculture: la prima collocata sulla statale Asti-Torino, nei pressi della rotonda dell’ex fornace, che costituirà una sorta di biglietto da visita al singolare spazio artistico all’aperto del centro storico; la seconda sistemata in piazza delle Pollaie, su cui si affaccia la Biblioteca Civica Paolo Luotto.
Le sculture in ferro di Giorgia Sanlorenzo, artista astigiana, ritrarranno anche il macaco, il rinoceronte, la tartaruga, la conchiglia, il pesce, il delfino e il cipresso: in tutto nasceranno undici opere. «L’area intorno a Villafranca – ricorda il sindaco Anna Macchia – è ricca di scoperte eccezionali di grandi vertebrati terrestri e marini, eredità di ciò che ha lasciato il Mare Padano in Valtriversa, di cui però non è rimasto nulla sul territorio: i reperti sono conservati al Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, che ha riaperto alcune sezioni proprio nei giorni scorsi, e al Paleontologico di Asti. ‘Fossili come Arte – Arte come Fossili’ vuole colmare questa mancanza, facendo rinascere a Villafranca, con l’innovativo linguaggio della creatività artistica giovanile, un pezzo di storia fondamentale. L’idea è di tornare ad ‘abitare’ con grandi sculture di animali preistorici il territorio comunale. Siamo molto felici che questo progetto, che realizzeremo con nostri fondi e risorse regionali, possa decollare: le opere s’innesteranno piacevolmente nel contesto urbano e trasmetteranno un forte senso evocativo e immaginifico».
Le sculture andranno a valorizzare il cortile del Municipio, le piazze Marconi, Santanera, Villafranca d’Europa, la futura piazza delle Donne e compariranno vicino all’ex chiesa di San Giovanni, alla parrocchiale dei Santi Elena ed Eusebio, all’ingresso di via Roma e al parco delle Verne. Ideatrice del Progetto TerrEmerse, Giorgia Sanlorenzo ha inventato il logo del Biscotto del Mastodonte lanciato dal Distretto.