Cerca
Close this search box.
furn
Attualità
Divorzio

Unione collinare: «Se scioglimento deve essere che sia consensuale»

Si legge nella delibera approvata dal Comune di Baldichieri: “Si ritiene che il Comune di Villafranca abbia esercitato la facoltà di recesso dall’Unione in violazione del termine minimo di 10 anni imposto dalle norme”
Lo scioglimento dell’Unione Colli del Monferrato, composta dai Comuni di Villafranca e Baldichieri, è diventato operativo il primo gennaio scorso ed è l’emblema delle crescenti difficoltà che trovano questi Enti per la loro sopravvivenza. Negli ultimi tre anni, in Piemonte, le Unioni sono diminuite da 103 a 86. Villafranca e Baldichieri si erano associati per condividere funzioni e dipendenti.

Ora, invece, proprio la mancanza di personale (l’ufficio tecnico è passato da tre a due unità dopo il pensionamento dell’unico componente del Comune di Baldichieri), parrebbe essere il motivo di questo divorzio contestato da Baldichieri che si troverebbe così in ulteriore difficoltà.

«Il Comune di Villafranca ha esercitato la propria facoltà di recedere senza tenere minimamente in considerazione la circostanza che questo inatteso e repentino scioglimento dell’Unione ha comportato per il Comune di Baldichieri conseguenze assai gravi sia in termini di esercizio delle funzioni ordinarie dell’ente sia in termini di pregiudizio economico. Inoltre, si ritiene che il Comune di Villafranca abbia esercitato la facoltà di recesso dall’Unione in violazione del termine minimo di 10 anni imposto dalle norme» si legge nella delibera che il Sindaco, Gianluca Forno (foto), e la Giunta comunale di Baldichieri hanno approvato per dare incarico a un legale di ricorrere al Tar contro la decisione di Villafranca.

«Nel periodo 2018/2022 l’Unione ha incassato quasi 490 mila euro per trasferimenti da destinare all’esercizio delle funzioni comunali e, sul triennio 2023-2025, risultano previste nel bilancio entrate per contributi esercizio funzioni associate pari a 282 mila euro che ora verranno meno» spiega il documento. Forno, però, vuole lanciare un ramoscello d’ulivo e apre al dialogo per trovare una soluzione condivisa alla questione: «Ci siamo opposti con due ricorsi al Tar rispetto alle modalità e ai tempi adottati dal Comune di Villafranca ma siamo pronti a sederci attorno a un tavolo, anche ai sensi dello statuto unionale per trovare degli accordi. Non è nostro interesse far si che le nostre dispute si risolvano in tribunale. Per il bene del territorio e degli enti coinvolti, infatti, basterebbe trovare i giusti equilibri sulle modalità di scioglimento e di riparto per risolvere e dirimere, al netto di ulteriori polemiche, la questione. Senza più tornare su modalità e tempi, è un dato di fatto che, a questo punto, l’Unione debba essere sciolta». Si vedrà nei prossimi giorni come andrà a finire la questione.

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Scopri inoltre:

Edizione digitale