Primo caso di ritrovamento di un cinghiale affetto da peste suina a Mombaruzzo e primo sul territorio provinciale. A lanciare l’allarme è la Cia: «Significa un ampliamento ulteriore della zona rossa. Chiediamo, come unica soluzione possibile, l’intervento dell’esercito».
Il presidente regionale, Gabriele Carenini, e il collega astigiano Marco Capra accusano le autorità competenti di immobilismo: «Il grido di allarme degli agricoltori non può più cadere inascoltato. Si intervenga al più presto, senza più tentennamenti, abbattendo il maggior numero possibile di cinghiali».
Annunciano che chiederanno un incontro a Vincenzo Caputo, commissario ministeriale in carico del problema della Peste Suina Africana: «Se dovesse contagiare gli allevamenti suini dell’Astigiano e del Cuneese i danni sarebbero enormi. Bisogna evitare a tutti i costi che venga messa a repentaglio una voce così importante dell’economia piemontese».