Si sono svolte sabato pomeriggio, a Santa Caterina, le esequie di Carmelo Papaleo, 38 anni, stroncato all’improvviso da un male incurabile che aveva scoperto di avere poche settimane fa
Si sono svolte sabato pomeriggio, a Santa Caterina, le esequie di Carmelo Papaleo, 38 anni, stroncato all’improvviso da un male incurabile che aveva scoperto di avere poche settimane fa. L’addio è avvenuto in una chiesa gremita di amici, conoscenti, ex compagni di scuola e di università (era laureato in informatica), tutti uniti per testimoniare alla famiglia il loro dolore per una perdita che, don Fabio, nell’omelia, ha definito parte «di un disegno oggi difficile da comprendere». Carmelo, infatti, erano molto conosciuto anche nella parrocchia di Santa Caterina dove collaborava, con le sue conoscenze informatiche, a vari progetti insieme agli animatori.
«Carmelo era una persona che pensava sempre al prossimo, soprattutto ai più poveri, un ragazzo che non aveva paura di intervenire in loro aiuto anziché girarsi dall’altra parte – ha detto don Fabio – Era un informatico, sempre attento alla cura di ogni dettaglio, ma amava il contatto umano e diretto con gli altri, senza l’intermediazione di Facebook o WhatsApp. Ci ha insegnato molto, e mancherà a tutti noi». Carmelo era sposato con Silvia e padre di un bimbo di nome Giorgio. Lascia la mamma Antonietta, il padre Giorgio e la sorella Vannina, architetto.
La salma è stata sepolta al cimitero di viale Don Bianco.
r.s.