Domenica alle 21.30 i riflettori di piazza Cattedrale si accenderanno per la serata di gala della prima edizione del Premio Giorgio Faletti. «Quel giorno di luglio dello scorso anno Asti si è
Domenica alle 21.30 i riflettori di piazza Cattedrale si accenderanno per la serata di gala della prima edizione del Premio Giorgio Faletti. «Quel giorno di luglio dello scorso anno Asti si è fermata e migliaia di persone hanno voluto rendere omaggio a un artista di livello mondiale. Oggi, a un anno dalla scomparsa di Giorgio, questo ci è sembrato il modo giusto e migliore per ricordarlo» ha dichiarato il sindaco Fabrizio Brignolo alla conferenza stampa di presentazione dellevento, inserito nel programma di AstiMusica. Secondo lAss. alla Cultura Massimo Cotto «Sarà una serata di parole, musica, sorprese e anche un po di commozione, con tanti amici che hanno voglia di raccontare Giorgio, da Luciana Littizzetto a Nicolas Vaporidis oltre a Omar Pedrini, Danilo Amerio e Nino Formicola».
A Roberta Bellesini il compito di annunciare i vincitori del Premio scelti dal comitato scientifico composto da Fausto Brizzi, Dindo Capello, Severino Cesari, Massimo Cotto e Enzo Iacchetti (tutti presenti domenica ad Asti) negli ambiti nei quali Giorgio si era cimentato con successo: Niccolò Ammaniti (cinema), Emanuele Trevi (letteratura), Erika Mineo in arte Amara (musica), lensemble femminile Le Scemette (comicità) e il pallavolista astigiano della nazionale Matteo Piano (sport). A condurre la serata sarà Dario Cassini che aveva condiviso con Giorgio il set del film Cemento armato (ingressi 20 euro più prevendita).
Il Premio avrà un prologo sabato sera al Teatro Alfieri quando andrà in scena Lultimo giorno di sole, testo scritto da Faletti e interpretato da Chiara Buratti per il quale sono già stati venduti 450 biglietti e il cui incasso verrà interamente devoluto alla Biblioteca Astense. Intanto ieri (giovedì) è stato presentato nel cortile della Biblioteca La piuma, libro postumo di Faletti. Per loccasione sono state esposte 19 tavole realizzate dal pittore Paolo Fresu.