Mercoledì pomeriggio, alle 15, i sindaci astigiani parteciperanno a una riunione in Provincia per confrontarsi con la Regione Piemonte sul bando che permetterà ai Comuni di ricevere importanti finanziamenti erogati dal Fondo di sviluppo e coesione 2021-2027. Soldi la cui erogazione è stata ufficializzata al Teatro Alfieri di Asti, a dicembre, con la firma dell’Accordo di Coesione tra il Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni e il Presidente della Regione Alberto Cirio.
In totale ci sono 105 milioni di euro in favore di 805 Comuni piemontesi la cui distribuzione avverrà attraverso 24 aree omogenee, anche interprovinciali, che si divideranno un plafond già quantificato.
Gli stanziamenti per l’Astigiano
In particolare 104 Comuni dell’Astigiano potranno presentare i progetti per i quali è prevista una copertura finanziaria totale da 21 milioni di euro previsti sommando i finanziamenti su 4 aree omogenee: 51 Comuni appartenenti all’Area Monferrato Heritage Unesco finanziata complessivamente con 4,3 milioni di euro, 33 Comuni dell’Area Terre di Langa e Monferrato finanziata con 5 milioni di euro (finanziamenti condivisi con altri 10 Comuni del Cuneese), 16 Comuni dell’Area Bacino del Tanaro finanziata con 4,7 milioni di euro (a cui appartengono ulteriori 30 Comuni dell’Alessandrino) e infine 4 Comuni dell’Area Monferrato Casalese e Terre di Po finanziata complessivamente con 7,4 milioni (a cui si aggiungono ulteriori 44 Comuni della provincia di Alessandria).
I finanziamenti
Sarà una commissione a definire la graduatoria di erogazione degli stanziamenti e presto saranno definiti i criteri del bando. Si sa, però, che ogni Comune potrà richiedere il contributo presentando entro il 31 maggio, tramite l’Area omogenea di appartenenza, fino a tre progetti: uno di un valore non superiore a 100 mila euro, un altro fino a 250 mila euro e l’ultimo fino a 500 mila euro, ma tutti con un importo minimo non inferiore a 50 mila euro. A seconda della graduatoria e dei progetti approvati, la Regione potrà finanziare fino a un massimo del 90% dell’importo del progetto che necessiterà, quindi, di un cofinanziamento comunale che non potrà essere inferiore al 10% del totale.
Quali progetti potranno essere presentati?
Gli interventi che i Comuni punteranno a realizzare potranno riguardare gli ambiti della digitalizzazione, competitività delle imprese, energia, ambiente e risorse naturali, cultura, trasporti e mobilità, riqualificazione urbana, welfare e salute, istruzione, formazione e capacità amministrativa. Insomma, un ventaglio di tematiche molto ampio nel quale potranno entrare quasi tutti i progetti che i Comuni non hanno ancora potuto effettuare per mancanza di fondi. Ulteriori 5 milioni saranno distribuiti come premialità in favore delle proposte sovracomunali.
I commenti politici
«Questi ulteriori 5 milioni sono fondi che premieranno progetti condivisi con le migliori strategie comuni – spiega l’assessore regionale Marco Gabusi – Opere condivise come potrebbero esserlo gli impianti sportivi, punti panoramici, piste ciclabili tra più territori comunali, etc. Questi fondi sono usati in favore di Comuni che in passato non hanno potuto accedere di altre risorse».
«Mettiamo in campo 105 milioni di euro per consentire a oltre 800 amministrazioni comunali di realizzare una serie di interventi strategici attesi da tempo – osserva il Presidente Cirio – In questo modo diamo risposte concrete ed efficaci alle richieste dei cittadini su bisogni crescenti di sanità, mobilità, istruzione, ambiente e competitività. Fin dal primo giorno di mandato abbiamo concentrato la nostra programmazione sulle necessità di ogni singola amministrazione locale, con 65 milioni già distribuiti a più di 150 Comuni delle aree interne e 130 milioni assegnati a oltre 200 Comuni con il programma regionale Fesr. E adesso aggiungiamo questa nuova misura che produrrà sviluppo diffuso e partecipato in 24 Aree omogenee del Piemonte».
[nella foto la firma dell’accordo per i Fondi di Coesione tra Meloni e Cirio]