L’annunciato sciopero del mercato di Asti ufficializzato dai rappresentanti del Goia, in programma mercoledì 28 febbraio, coinvolgerà molti operatori ambulanti di piazza Alfieri e delle altre aree mercatali, ma non tutti. Questo perché non tutti sono contrari al trasloco in piazza del Palio voluto dall’amministrazione Rasero per creare il nuovo format mercatale. C’è chi è contrario e protesta, chi invece è favorevole e lo dice, ma ci sarebbero diversi operatori “indipendenti” che non alzano i toni dello scontro pur non condividendo la serrata dei banchi.
A prendere le distanze dai colleghi pronti a fare le barricate (nel caso specifico con un ricorso al Tar) contro l’annunciato trasloco sono, ad esempio, gli ambulanti che sposano la linea dell’Ascom e, in particolare, dell’esecutivo Fiva composto dalla presidente Raffaela Gigliodoro, dal vice Elvio Ferrero e da altri operatori che già facevano parte della precedente commissione mercatale. Commissione poi sfiduciata e sostituita da quella attualmente in carica con cui l’amministrazione Rasero deve confrontarsi in vista del sempre più imminente spostamento.
«Goia e gli altri parlino per loro, non per tutti gli ambulanti dal momento che Fiva non aderisce a nessuno sciopero o corteo e almeno una decina di operatori resterà regolarmente aperta nella giornata di mercoledì – commenta la presidente Raffaela Gigliodoro – Ci sono colleghi che dicono la loro, altri che preferiscono non esprimersi sulla questione, ma dal comunicato diffuso dal Goia sembra che tutti gli ambulanti siano d’accordo a scioperare. Non è assolutamente vero».
«Tenere chiusi tutti i banchi è una decisione presa da pochi e da quanto mi risulta votata da pochissimi nel sondaggio effettuato dalla commissione – aggiunge Elvio Ferrero – Detto ciò ricordo che l’articolo 40 della Costituzione Italiana sancisce il diritto allo sciopero, non il dovere né tantomeno l’obbligo. Quindi ritengo che ognuno di noi sia libero di decidere se aderire o meno a questo tipo di protesta che a mio parere non serve a nulla se non a perdere dell’incasso a favore di altre forme di commercio. Quindi mercoledì 28 febbraio monterò regolarmente il mio banco». E poi aggiunge: «Ad Asti quando si parla di ambulanti bisogna fare le dovute distinzioni perché ci sono molti indipendenti e la voce di Goia non è la voce di tutti. Anche quando fanno le loro proteste il numero dei presenti, tolti i giornalisti e i poliziotti, non è poi così alto tenuto conto che ci sono coppie con mariti e mogli».
«Poiché siamo 230 operatori – aggiunge Gigliodoro – piazza del Palio è l’unica area grande abbastanza per accoglierci tutti. Ovviamente chi è d’accordo con questo progetto, più volte spiegato dall’assessore al Commercio Bovino, non intende finanziare alcun ricorso al Tar che, comunque, non credo servirà a qualcosa».
[nella foto Elvio Ferrero e Raffaela Gigliodoro]