Durante un controllo della polizia di Asti. Un romeno fermato ad un controllo, aveva invece un ordine di cattura
Una pattuglia delle Volanti della polizia nella giornata di martedì era impegnata in un servizio di controllo del territorio, attività intensificata in occasione del “Settembre Astigiano”, e ha notato un’auto con targa bulgara, con tre persone a bordo, che procedeva con un’andatura particolarmente lenta. Gli agenti hanno seguito la Renault Espace fino in corso Don Minzoni e hanno effettuato un controllo del veicolo e degli occupanti. Nei confronti di uno di loro, un romeno di 31 anni, è risultato esserci un ordine di cattura emesso dall’Ufficio Esecuzione Penale della Procura della Repubblica di Siena per un cumulo di pena da scontare in carcere pari ad anni 2 e 6 mesi per reati contro il patrimonio. Il giovane romeno è stato quindi dichiarato in arresto e, a seguito dell’espletamento dell’incombenze di rito, accompagnato alla Casa di Reclusione di Asti.
Ad un altro degli uomini che viaggiavano sull’auto è stata invece sequestrata della marijuana: anche il suo nome era già conosciuto alle forze dell’ordine ed è stato segnalato alla Prefettura come assuntore di sostanze stupefacenti. Ieri, invece, mercoledì, sempre le Volanti coordinate dal commissario capo Daniele Capone, hanno fermato un’auto mentre viaggiava in corso Genova.
La vettura, una Mercedes, era guidata da un albanese, che risultava ai poliziotti avere precedenti per stupefacenti. L’uomo è stato perquisito, così come l’auto, e sarebbero stati trovati, nella tasca dei pantaloni, una cartuccia calibro 7.65, mentre sull’automobile si trovava una bomboletta spray contenente sostanza urticante con principio attivo e con miscela superiore ai limiti previsti dalla legge.
«È stato denunciato per porto e detenzione abusiva di armi». Gli agenti, proprio a seguito dell’esito delle verifiche sul posto, hanno proceduto alla perquisizione domiciliare: in un cassetto sarebbero state trovate sette micce esplosive lunghe circa 30 centimetri. Il materiale è stato sequestrato e l’albanese è stato nuovamente denunciato per la violazione della normativa per il controllo delle armi.
Marta Martiner Testa