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Una carta per gli acquisti alle famiglie in difficoltà
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Una carta per gli acquisti alle famiglie in difficoltà

Sono già 170 le domande provenienti dall’Astigiano relative al Sia, il Sostegno per l’inclusione attiva varato dal Governo

Sono già 170 le domande provenienti dall’Astigiano relative al Sia, il Sostegno per l’inclusione attiva varato dal Governo. E’, questa, una misura di contrasto alla povertà, avviata lo scorso 2 settembre, che prevede l’erogazione di un sussidio economico per le famiglie in condizioni economiche disagiate e con particolari condizioni familiari. A differenza di altre iniziative, però, non si tratta di un mero contributo, ma di un aiuto che rientra in un progetto personalizzato per consentire alla famiglia di uscire dallo stato di indigenza in cui si trova.

A spiegare come funziona e chi può beneficiarne – lunedì in conferenza stampa – il sindaco Fabrizio Brignolo, l’assessore comunale ai Servizi sociali Piero Vercelli, affiancato dai funzionari dell’assessorato, i responsabili dei consorzi socio-assistenziali Cisa (per il Sud Astigiano) e Cogesa (per il Nord Astigiano) e il direttore provinciale dell’Inps, Alberto Poggioli.

Il sostegno prevede l’erogazione di un sussidio economico, cui possono fare richiesta le famiglie con i seguenti requisiti: hanno un Isee in corso di validità inferiore o uguale a 3mila euro; non beneficiano di altri trattamenti economici rilevanti; non beneficiano di strumenti di sostegno al reddito dei disoccupati; non possiedono beni durevoli di valore. A questi requisiti di tipo economico vanno aggiunti i requisiti familiari: presenza di almeno un componente minorenne o di un figlio disabile; presenza di una donna in stato di gravidanza accertata (nel caso in cui sia l’unico requisito familiare posseduto, la domanda potrà essere presentata non prima di quattro mesi dalla data presunta del parto, corredata dalla documentazione medica rilasciata da una struttura pubblica).

Inoltre il richiedente deve essere un cittadino italiano o comunitario o un suo familiare titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero cittadino straniero in possesso del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo; e deve essere residente in Italia da almeno due anni.

Le domande vanno presentate da un componente della famiglia che compilerà il modulo predisposto dall’Inps negli uffici dei Servizi socio-assistenziali del proprio territorio di residenza: Asti, via De Amicis 6 (tel. 0141/399490); Cogesa, negli uffici di Cocconato (tel. 0141/907107), Montafia (0141/997003); Montemagno (0141/63171), Montiglio (0141/691116), San Damiano (0141/982410), Villanova (0141/946247); Cisa Asti Sud, presso gli uffici di Nizza Monferrato (tel. 0141/782424); Canelli (0141/821824); Costigliole (0141/962818). Per accedere al beneficio il nucleo familiare del richiedente dovrà ottenere un punteggio (relativo alla valutazione complessiva dei bisogni della famiglia) uguale o superiore a 45. La valutazione sarà effettuata dall’Inps sulla base di una griglia predisposta dal Ministero.

Se la famiglia sarà giudicata beneficiaria del Sia, riceverà un aiuto economico erogato bimestralmente sottoforma di una carta di pagamento elettronica per effettuare varie spese. L’importo previsto è di 80 euro a persona, con un massimo di 400 euro per famiglie con 5 o più componenti. Il tutto per una durata di 12 mesi. I contributi saranno disponibili fino ad esarumento fondi.

Dall’accettazione della richiesta il beneficio sarà erogato entro due mesi, ed entro 60/90 giorni dovranno essere attivati i progetti personalizzati da parte dei Servizi sociali, che dovranno effettuare controlli due volte a settimana in modo che la famiglia rispetti gli impegni, pena l’esclusione dal beneficio. Parimenti, l’inps provvederà ad affettuare controlli, anche incrociati, per verificare che non siano intercorsi cambiamenti, per esempio a livello di reddito familiare, e che le famiglie rispettino i programmi dei Servizi sociali.

«In questa prima settimana – ha spiegato Ornella Lovisolo, funzionaria dei Servizi sociali del Comune di Asti – abbiamo ricevuto 80 domande, registrando qualche coda. Contiamo comunque di smaltire la maggior parte delle richieste in un mese e mezzo circa».

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