«Sono arrivata a 109 senza quasi accorgermi del passare degli anni», ha detto Elvezia.
Torinese di nascita, ha frequentato le scuole commerciali e ha lavorato alla Nebiolo macchine tipografiche, dove compilava le buste paga, fino al matrimonio con Carlo Zumkeller celebrato nel 1941. Durante la guerra ha seguito il marito a La Spezia, richiamato in Marina e impiegato all’arsenale, ma con lui è poi tornata a Torino, godendosi ogni tanto qualche viaggio. Ama la lettura, soprattutto i romanzi d’avventura che continua a leggere avidamente. Rimasta vedova 15 anni fa, ha vissuto a Marentino con il figlio. Da soli sei mesi è ospite della casa di riposo di Buttigliera dopo essere scivolata e caduta in bagno.
«Nella mia lunga vita ho visto ben poco i medici e non sono mai stata in ospedale – racconta Elvezia – continuo a mangiare di tutto, gioco ancora a carte, specie a pinnacola, e vivo tra persone che mi vogliono bene». L’unica preoccupazione per il futuro è di perdere la lucidità. Alla morte pensa con serenità «Spero solo – aggiunge – di non soffrire».