Proseguono a San Damiano e non si fermano le attività del comitato che dallo scorso giugno sta organizzando la protesta contro il progetto di abbattimento dell’ala del Foro Boario di piazza 1275
Proseguono a San Damiano e non si fermano le attività del comitato che dallo scorso giugno sta organizzando la protesta contro il progetto di abbattimento dell’ala del Foro Boario di piazza 1275 e la costruzione di un nuovo centro polifunzionale, in cui dovrebbero trovar sede la biblioteca comunale, il punto informazioni turistiche, una sala convegni ed una cucina con area ristorante per manifestazioni a carattere culinario.
Un centinaio di cittadini, favorevoli ad una riqualificazione dell’area, ma contrari al progetto attuale ritenuto sproporzionato alle necessità, hanno partecipato domenica alle riprese del cortometraggio che il comitato diffonderà nei prossimi giorni per ribadire la propria posizione sul progetto. Gli aderenti all’iniziativa hanno voluto letteralmente “abbracciare” il foro, a difesa dell’ultimo luogo in paese che ancora ne ricorda le radici contadine.
«Nei mesi scorsi – dicono i componenti del Comitato – l’amministrazione comunale del sindaco Caliendo ha rifiutato il confronto diretto fuori dalle sedi istituzionali, nonostante le diverse richieste dei sandamianesi di un dibattito pubblico volto al chiarimento dei molti dubbi, legati anche alle spese di mutuo trentennale da un milione di euro che sarà necessario per la realizzazione dei lavori.»
Il Comitato “San Damiano partecipa” ha raccolto nel mese di luglio oltre 1.500 firme, grazie ad una petizione popolare in cui si chiede al Comune la sospensione del progetto e l’avvio di una progettazione partecipata; nei prossimi giorni un’apposita commissione stabilirà l’ammissibilità della petizione, analizzandone i contenuti, senza però obblighi di impegno al dialogo da parte dell’amministrazione.
Renato Romagnoli