Il racconto di un viaggio in treno alla ricerca di un passato da ritrovare o forse di un futuro da ricostruire, una metafora della vita e dei sentimenti, una storia fantastica che Giuseppe Greco ha dato alle stampe in “Neville”. Il primo romanzo dello scrittore di origini calabresi, ma torinese di adozione, verrà presentato oggi, sabato, alle 16 alla confraternità dei Batù di Villanova in un incontro curato dalla biblioteca civica.
L’iniziativa, che ha il patrocinio del Comune e della Biblioteca civica, è legata all’associazione onlus “L’Albero di Greta” che si occupa del finanziamento della ricerca sulla CDKL5, una malattia rarissima che affligge la piccola Greta ed altre bambine.
L’autore dialogherà con Marco Bonato, una delle “foglie” dell’Albero di Greta, noto a Villanova per avervi lavorato lungamente, come ex dirigente Util e poi per esserci tornato innumerevoli volte a promuovere i prodotti venduti per raccogliere fondi in favore dell’associazione Albero di Greta di cui fa parte.
Neville è la storia di un signore di circa settant’anni, isolatosi per scelta dal frastuono delle città e dalla vita in generale, ritiratosi in una solitaria casa di montagna sperduta nell’immenso Nord Ovest canadese, finché, una sera, alla sua porta, arriva a bussare un ragazzino di 15 anni e la vita si riprende la rivincita.
“Il viaggio in treno che i due fanno attraverso il Canada – spiega l’autore – diventa una metafora della vita e gli incontri che avvengono durante il viaggio contribuiscono alla crescita del personaggio, ma anche del romanzo stesso, che per me è anche un romanzo di formazione, scritto in tempi diversi, iniziato molti anni fa e concluso dopo riflessioni e rivisitazioni inevitabilmente legate anche alla mia vita. In pratica con questo romanzo sono cresciuto anche io e il viaggio che racconto è una riflessione sui temi della vita e i rapporti tra le persone e i sentimenti che la vita ci porta ad incontrare”.
I diritti d’autore di Neville saranno devoluti interamente in favore dell’Albero di Greta.