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Cronaca
Attesa la decisione

Omicidio di Nizza Monferrato: il pm chiede il carcere per la ragazza che ha ucciso il padre

Il suo difensore si è opposto con forza: la ragazza ha ammesso il gesto ma è anche vittima di violenza domestica e ha assistito a quella perpetrata nei confronti della madre

E’ terminato poco fa l’interrogatorio di Makka, la ragazza di appena 18 anni di Nizza che venerdì sera ha accoltellato mortalmente il padre all’addome al culmine di una lite domestica in cui lei è intervenuta per difendere la madre.

Il pm, al termine delle risposte date dalla ragazza affiancata dal suo difensore, l’avvocato Massimiliano Sfolcioli, ha chiesto per lei la custodia cautelare in carcere.

Subito dopo l’arresto, infatti, Makka è stata trasferita in una comunità protetta, assistita da alcuni psicologi necessari per sostenere il lungo e terribile racconto di violenze domestiche subite e assistite che ha fatto.

Il Gip ha convalidato l’arresto e si è riservato sulla richiesta del pm. Richiesta alla quale il difensore si è opposto con grande fermezza, ritenendo che la ragazza, pur ammettendo il gesto, fin dal primo momento ha ampiamente e generosamente spiegato in che contesto sia maturato al punto da assumere contestualmente anche una veste di vittima di violenza.

Per questo l’avvocato Sfolcini ha chiesto che la ragazza continui a vivere nella comunità protetta, in luogo segreto, con il sostegno di professionisti che la sostengano in questo momento delicatissimo e drammatico per la sua giovane età.

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