«Il matrimonio è la causa principale del divorzio». L’ha detto Groucho Marx mettendo tutti d’accordo su un tema che continua a far discutere soprattutto quando la separazione si trasforma in una vera odissea legale e burocratica per l’ex coppia. Oggi, grazie alla semplificazione delle normative sul divorzio, lasciarsi – se di comune accordo – è più semplice che in passato anche se la reale portata dei divorzi/separazioni è tutt’altro che facile da decifrare. A dirlo sono gli stessi addetti all’Anagrafe che fanno i conti con i vari iter legali del divorzio, le tempistiche, le sentenze e i relativi atti da registrare in Comune.
All’ufficio dei Servizi Demografici del Comune hanno però tracciato una fotografia dello stato dell’arte su separazioni e divorzi e i dati emersi sono interessanti. Il Comune fa sapere che le sentenze di divorzio registrate all’Anagrafe e riferite al 2022 sono state 51, ma quelle del 2023 sono salite a 102. Un dato che si commenta da solo. Eppure, se guardiamo gli accordi congiunti di separazione/divorzio presentati allo stato civile siamo passati dalle 112 coppie del 2022 alle 78 del 2023. Un netto calo.
In compenso gli atti di matrimonio/unioni civili registrati tra quelli avvenuti ad Asti e quelli acquisiti da altri Comuni, o addirittura dall’Estero, hanno avuto un sorprendente trend positivo passando dai 250 del 2022 agli 856 del 2023. Dato che viene supportato da quello delle pubblicazioni di matrimonio effettuate al Comune di Asti (o su richiesta di altri Comuni) negli ultimi due anni: 287 nel 2022 e 288 nel 2023.
«Da notare come le coppie che si separano, spesso scelgono (dove ricorrano le condizioni previste dalle normative di legge vigenti) di effettuare la loro separazione, avvalendosi della possibilità di dichiarare, in tal senso, la loro volontà, davanti all’Ufficiale dello stato civile del Comune – commenta l’assessore ai Servizi Demografici Giovanni Boccia – Nel 2023 ben 78 coppie si sono rivolte ai nostri uffici, 112 nel 2022 e 67 nel 2021. L’impressione, puramente personale e non certamente politica, è che il picco delle separazioni registrate nel 2022 forse potrebbe essere legato alle problematiche coniugali legate al post Covid».
Ma sono tanti i dati forniti dal Comune che dipingono vari aspetti della società che cambia. Sono aumentate le pratiche riferite alle immigrazioni (1.739 nel 2022, 1.851 nel 2023), ma anche le dichiarazioni per il rinnovo della dimora abituale di cittadini extracomunitari (dalle 561 del 2022 alle 1.399 dell’anno scorso). Anche gli atti di nascita registrati sono raddoppiati passando dai 753 del 2022 ai 1.433 del 2023. Questo, unito al fatto che sono diminuiti gli atti di morte (da 1.856 del 2022 a 1.572 del 2023) lascia ben sperare verso un rallentamento nella diminuzione dei residenti nel comune capoluogo.
«I numeri totali delle varie attività svolte, decisamente molto alti, dell’anno 2023, relativi al rilascio degli svariati documenti da parte dei Servizi Demografici – sottolinea il sindaco Maurizio Rasero – evidenziano la mole di lavoro a cui è sottoposto costantemente questo nevralgico settore del nostro Comune. Come ho già più volte ribadito, l’impegno e l’abnegazione dei nostri dipendenti, merita un pubblico plauso. Salta all’occhio, tra i numeri forniti, come, fra l’altro, siano state rilasciate ben 10.912 carte di identità, con una significativa e costante diminuzione dei tempi di prenotazione, che in passato (tra l’attentato incendiario prima e le problematiche Covid dopo) avevano portato a comprensibili disagi (9.682 Carte nel 2023 e 10.750 nell’anno 2022)».