Cresce l'attesa, tra gli oltre mille studenti astigiani alle prese con l'Esame di Stato, per l'inizio dei colloqui orali, che seguiranno alla correzione delle prove scritte, di cui lunedì
Cresce l'attesa, tra gli oltre mille studenti astigiani alle prese con l'Esame di Stato, per l'inizio dei colloqui orali, che seguiranno alla correzione delle prove scritte, di cui lunedì mattina si è tenuta l'ultima, ovvero il test multidisciplinare, riguardante tutte le materie e circoscritto ai programmi svolti durante l'anno scolastico. Nello specifico, il cosiddetto "quizzone" non ha comportato eccessive difficoltà per i ragazzi, pur riservando qualche "sorpresa". Come confermano alcune studentesse dell'Istituto Monti di Asti, che su una scala da uno a dieci attribuiscono alla prova una difficoltà compresa mediamente tra sette e otto.
«Il test – dichiara Denise Danza (V Linguistico) – non era troppo complicato. In particolare, prevedeva tre domande per ognuna delle quattro materie trattate e tre ore di tempo a disposizione per lo svolgimento. Personalmente, sono abbastanza soddisfatta, anche se ho incontrato qualche difficoltà per quanto riguarda filosofia». Concorda su quest'ultimo aspetto punto Alessia Panzone (V LA). «Complessivamente pensavo che la prova fosse peggiore. In realtà ? ammette ? mi preoccupava di più francese. A creare invece confusione è stata filosofia, dato che durante l'anno era stato usato lo stesso termine in riferimento a due concetti e nell'ambito del test non si capiva a quale dei due fare riferimento. Inoltre, non sarebbe stato male aver un po' più tempo a disposizione. Ora sono in ansia per l'orale, considerata, tra l'altro, la novità di quest'anno, per cui potranno interrogarci in lingua straniera su varie materie. Mi preoccupa quindi l'idea di dover passare da una lingua ad un'altra durante il colloquio».
Si è detta invece "non soddisfatta" dell'andamento della prova Serena Mida (V LA). «Purtroppo sono andata un po' nel pallone, per via dell'inghippo di filosofia, materia in cui mi sentivo più sicura e da cui volevo proprio partire. Rispetto alla precedenti simulazione in classe, credevo di essere più tranquilla. Dato che sono emotiva, sono molto preoccupata per gli orali, per cui temo di fare magari confusione nelle risposte tra argomenti e collegamenti relativi a più ambiti». E' stato utile, in generale, il programma dell'anno per Francesca Rizzola (V LA), che ha avuto «un po' più filo da torcere solo per matematica». Dal canto suo, Sindi Vrapi (V LA) dice «di avere interpretato male una domanda sia di quest'ultima materia sia di filosofia», definendo tuttavia «non difficile la prova nel suo complesso» e sostenendo di essere «abbastanza soddisfatta. Tra poco – aggiunge – dovrò affrontare gli orali, dato che faccio parte del primo turno. Naturalmente, un po' di agitazione c'è, ma sono fiduciosa, perché ho sempre avuto una buona media».
Manuela Zoccola