Numeri in crescita di persone che girano con un coltello in tasca senza nessun apparente motivo quelli che arrivano dal servizio di vigilanza del Tribunale.
E’ infatti uno dei pochi posti in città in cui ogni persona che entra deve passare sotto il metal detector a cabina, deve sottoporsi all’esame di quello manuale in dotazione alla vigilanza e deve far passare borse, zaini, borsette nel tunnel dello scanner.
E le sorprese non mancano.
Siamo neanche alla fine di marzo e le guardie giurate, che garantiscono la sicurezza insieme ad un carabiniere ad ogni apertura del tribunale, hanno già intercettato quattro coltelli e un tirapugni. Per dare un’idea del fenomeno dilagante, durante tutto il 2023 ne erano stati sequestrati solo 2.
Si tratta di coltelli a scatto, anche di genere proibito, sequestrati a persone che, per vari motivi, devono raggiungere le aule di udienza o gli uffici giudiziari ai piani superiori. Il più delle volte i possessori non sono in grado di giustificare perchè vadano in giro con questi coltelli e qualcuno tenta anche la via dell’ironia: «Nel caso in cui mi venisse fame all’improvviso» è la risposta che si è sentito dare il carabiniere di turno dall’uomo cui è stato trovato un coltello d’acciaio da cucina celato nel giubbotto.
Nella giornata di oggi, ad esempio, il metal detector ha rivelato la presenza di un tirapugni nella tasca di un giovane.