“Negli ultimi anni l’antiquariato sta vivendo un revival, complice una sempre maggiore consapevolezza sui benefici ambientali di acquistare di seconda mano che coinvolge trasversalmente tutte le generazioni, anche i giovanissimi” racconta Massimiliano Besana, Head of Marketing and Communication della Cooperativa Di Mano in Mano, realtà milanese che dal 1999 si occupa di recupero, restauro e vendita di arredi vintage.
“Acquistare di seconda mano non è più tabù, anzi, è di tendenza”. E in effetti i mercati, le fiere e i mercatini, così come e-commerce e piattaforme di compravendita online di antiquariato sono sempre più popolari. “Tutti noi” – continua Besana – “davanti a un arredo antico ci sciogliamo un po’, ne subiamo il fascino intrinseco, quel ‘non so che’ misto di vite passate, segreti familiari, legni profumati, dettagli ricchi e solidità”.
Eppure verso l’antiquariato persistono alcuni pregiudizi comuni che la Cooperativa, con i suoi ormai 25 anni di esperienza, conosce bene e che sceglie di accogliere con una proposta eclettica che valorizzi l’antico attraverso insoliti accostamenti con il moderno. E viceversa.
E’ questo coraggioso e vincente accostamento che fa di Di Mano in Mano riferimento per architetti, amatori, collezionisti e per chiunque voglia arredare intere abitazioni o singoli spazi con uno stile personale.
Ma andiamo con ordine. Quali sono i pregiudizi principali nei confronti dell’antiquariato?
“I mobili antichi sono troppo grandi”
Sono più grandi, questo è vero, ma la loro imponenza si traduce in una solidità e durevolezza che spesso i mobili di produzione contemporanea non riescono ad eguagliare. I mobili un tempo erano più grandi perché le case erano più grandi, mentre oggi il trend è quello di spazi abitativi sempre più circoscritti. Però circoscritti non vuol dire limitati: possiamo inserire arredi di antiquariato in casa nostra, dovremo solo avere un occhio in più per rispettare la metratura e la “navigabilità” della casa. Inserire pochi, selezionati, pezzi di antiquariato creerà originali equilibri di proporzioni con il resto dell’arredamento.
“Lo stile antico è molto diverso dal resto dell’arredo che ho in casa”
E meno male, ci vien da dire! La nostra casa dovrebbe raccontare chi siamo, i nostri viaggi e le nostre passioni. Gli oggetti e gli arredi ci legano a immagini e ricordi non potranno mai essere perfettamente coordinati come nei cataloghi o nelle stanze degli hotel. Una casa vissuta è una casa arredata con spontaneità e istinto ed è la nostra personalitàche, se libera di emergere, troverà il modo di “far parlare” tra loro stili diversi.
“Il mobile antico fa vecchio”
Non vecchio, ma senza tempo. O timeless, per dirla all’inglese. Ed è quel sapore di passato e ricordi, un’estetica cristallizzata nel tempo che resiste alle mode di Instagram e Pinterest che assicura all’antiquariato un posto sul podio delle scelte di décor che non rimpiangeremo con il passare degli anni. L’anima unica dell’antiquariato completa perfettamente le linee minimali e la funzionalità dei mobili prodotti in massa e di quelli di design moderno, che pure sono perfetti alleati di una casa moderna. Affiancare gli uni agli altri si rivela la “via di mezzo” ideale per soddisfare sia estetica che funzione.
Eclettismo parola d’ordine
“Sfatare questi miti è il primo passo per rendersi conto di come le sfide dell’antiquariato si possano trasformare in opportunità”, racconta Besana. Di Mano in Mano, attraverso la sua proposta di eventi e prodotti a dir poco poliedrica, risponde a queste sfide con un approccio eclettico nel quale i due mondi di antiquariato e modernariato si contaminanoe riflettono l’uno la luce dell’altro.
Eclettismo è parola d’ordine per Di Mano in Mano: nella sua proposta potete trovare la rassicurante solidità di una libreria manzoniana in noce, la ricca doratura di una specchiera barocca, lo sfarzo tridimensionale di un lampadario a mongolfiera con pendenti in vetro. Ma anche l’estrema funzionalità, la sottile ironia, lo sfacciato uso del colore dei più illustri nomi della storia del design italiano ed estero.
L’invito alla contaminazione che Di Mano in Mano propone ai suoi clienti offre una chiave interpretativa diversa degli arredi di antiquariato che si colorano di contemporaneo e diventano fruibili anche da chi non è addetto ai lavori, ma ha un gusto sensibile e desidera esprimerlo in casa propria.
Se volete dare un occhio alla proposta della Cooperativa Di Mano in Mano vi invitiamo a dare un’occhiata al loro catalogo di antiquariato nel quale compaiono decine di nuovi prodotti ogni settimana. E via libera alla creatività!