Settimana di esami anche per gli studenti del C.P.I.A., impegnati martedì pomeriggio nella prova scritta (tema di italiano, matematica, inglese e francese) e da giovedì, e fino al 24 giugno nei
Settimana di esami anche per gli studenti del C.P.I.A., impegnati martedì pomeriggio nella prova scritta (tema di italiano, matematica, inglese e francese) e da giovedì, e fino al 24 giugno nei colloqui orali. 79 gli esaminati presso la sede di piazza Da Vinci, 49 a Canelli e due presso il carcere di Quarto. Tra gli studenti astigiani anche 3 collegati al progetto Polis, che prevede un programma di studio di tre anni con lezioni di italiano, matematica e lingue straniere presso la sede C.P.I.A. e corsi di materie tecniche presso il Castigliano, in orario serale, per facilitare la frequenza ai lavoratori.
Tra questi Bassel, 25 anni, di papà libanese e mamma siriana, arrivato in Italia dopo aver conseguito, in Siria, un diploma superiore e aver frequentato il primo di anno di università in disegno grafico, e Enrico, 35 anni, che ha deciso di completare gli studi interrotti. «L'esame in sé non mi spaventa, ne ho già affrontati tanti ? sorride Bassel, che sogna di lavorare come grafico – Per il colloquio orale ho concordato con gli insegnanti un approfondimento sulla geografia del mio Pese e sulla storia romana ed etrusca». «Al Castigliano facciamo verifiche tutte le settimane, siamo allenati» aggiunge Enrico, che per l'orale ha scelto un insolito approfondimento sul mondo della pesca. «Cerchiamo di ottimizzare i tempi e chi valutiamo avere un livello di competenze superiore a quello richiesto dal percorso per il conseguimento della licenza media, lo inseriamo in altri progetti, come il Polis, oggi in fase di revisione – spiega Mario Malandrone, insegnante e vicepresidente C.P.I.A. ?Il nostro obiettivo è di riuscire a espandere questo modello ad altri istituti superiori, al fine di garantire un percorso di studi per adulti il più possibile diversificato».
Agitate quel tanto che basta per dare il meglio di sé Alena e Mihaela. La prima peruviana, la seconda romena, entrambe posseggono l'equivalente alla licenza media nei loro Paesi di origine, ma con le nuove normative, spiegano, non è più sufficiente per lavorare in Italia. «Sono una OSS, il lavoro per fortuna non mi manca, ma per continuare a esercitare mi serve la licenza media ? commenta Alena ? L'esame non mi preoccupa troppo, a parte matematica. Gli insegnanti hanno fatto un ottimo lavoro, sono stati molto pazienti e disponibili ed è grazie a loro se non abbiamo mollato davanti all'accavallarsi degli impegni lavorativi e alla difficoltà della lingua». Prince, 19 anni, del Ghana, ha iniziato a seguire qualche lezione al Monti: «Al momento non sono ancora valutato come i miei compagni di classe, devo ancora perfezionare l'italiano, che è difficile, però mi piace molto. Un po' meno la matematica». E poi c'è chi la licenza media già ce l'ha, come Walter, 67 anni, e sua moglie Silvana, che hanno deciso di impegnare parte del loro tempo libero per "rinfrescare" la memoria. «È stata una bella esperienza ? commentano – abbiamo avuto l'occasione di incontrare tante persone e culture diverse».