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Cisl contro il Comune:«Ricorriamo al Giudice del lavoro»
Economia

Cisl contro il Comune:
«Ricorriamo al Giudice del lavoro»

Il sindacato Cisl Fp Al ? At ha deciso di costituirsi in giudizio contro il Comune di Asti. Una decisione presa dopo anni «di concilianti tentativi e fattibili proposte di recupero di almeno una

Il sindacato Cisl Fp Al ? At ha deciso di costituirsi in giudizio contro il Comune di Asti. Una decisione presa dopo anni «di concilianti tentativi e fattibili proposte di recupero di almeno una parte delle cosiddette "somme congelate" sui fondi del salario accessorio del personale dipendente dell'Ente comunale», riferisce il sindacato, che venerdì scorso ha illustrato l'azione legale, di cui si è fatto promotore, nel corso di due assemblee sindacali nei magazzini del Comune di viale Pilone e a Palazzo Mandela in piazza Catena.

«Consultato il legale del sindacato, l'avvocato Bianca Migliardi del foro di Alessandria ?- spiega Fabrizio Sala, segretario generale Fp Al – At -? abbiamo deciso di intraprendere, a tutela dei 560 lavoratori del Comune, l'unica strada percorribile: il ricorso davanti al Giudice del Lavoro, per pretendere che venga riconosciuto ai lavoratori il giusto compenso per le mansioni svolte in questi ultimi anni. I prossimi passi prevedono la raccolta firme dei dipendenti in questione. Dopodiché, il legale procederà davanti al giudice». Sala ripercorre poi le tappe principali della lunga e travagliata vicenda. «Le sue radici – ricorda – affondano nel 2009, quando la Ragioneria Generale dello Stato aveva rilevato una serie di irregolarità nella costituzione dei fondi del salario accessorio dei dipendenti e dei dirigenti del Comune. Irregolarità costate care ai dipendenti, che hanno accumulato un credito nei confronti dell'Amministrazione comunale pari a circa 1.200.000 euro. Una somma considerevole che sopporta anche il blocco dei contratti nazionali fermi dal 2010».

Lo stesso sindacalista aggiunge: «Abbiamo provato in tutti i modi a trovare un accordo con il Comune. Non a caso, tramite una nostra collaboratrice sono stati ricostruiti anche i fondi in questione, verificando così che almeno una parte era recuperabile. Inoltre, abbiamo invitato il Comune a venire con noi ad una conciliazione extragiudiziale presso la DTL (Direzione Territoriale del Lavoro, ndr), cui però non si è presentato. A questo punto – conclude Sala – l'apertura di una vertenza legale è doverosa nel rispetto dei lavoratori. Contemporaneamente, recuperare risorse al salario accessorio dei dipendenti deve essere il primo obiettivo. Le Amministrazioni comunali, che si sono avvicendate, non sono state capaci di assumersi alcuna responsabilità sulle "somme congelate," demandando nel tempo a costosi pareri legali ogni decisione in merito. La parola fine da parte del Comune è stata messa con la decisione di Giunta di portare in avanzo di amministrazione le somme accantonate negli anni, in previsione di possibili azioni legali di dipendenti o sindacati».

Manuela Zoccola

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