E' il punto meno determinato dell'accusa che arriva ad individuare allo strozzamento per esclusione di tutte le altre cause possibili e per la "velocità" con la quale è avvenuto
E' il punto meno determinato dell'accusa che arriva ad individuare allo strozzamento per esclusione di tutte le altre cause possibili e per la "velocità" con la quale è avvenuto l'omicidio. I resti del corpo non riportavano fratture e segni di traumi né fori dovuti a spari, né lesioni alle ossa dovute ad accoltellamenti. Niente residui di veleni nelle residue parti "molli" analizzate e ritenuta improbabile l'ipotesi di caduta nel rio e di sopraggiunta morte per annegamento, vista la scarsissima presenza di acqua nel canale. Neanche la morte per assideramento viene presa in considerazione, perchè non si crede che la donna sarebbe riuscita ad arrivare fin lì nuda, scalza, senza occhiali senza essere vista o senza sentirsi venir meno prima.
Assideramento è invece proprio una delle cause più verosimili individuate dalla difesa che, sempre sostenendo l'ipotesi dell'allontanamento volontario, sottolinea come la donna si sia "infilata" sotto le canne del rio per nascondersi nel tubo senza tener conto, nel suo delirio, che il freddo intenso di quei giorni l'avrebbe presto colta e assopita causandone la morte.
Il parere del criminologo
La mancanza di alcuni distretti ossei facenti parte del collo (osso ioide, prima e seconda vertebra cervicale) rende difficile escludere con rigore scientifico molte delle cause di morte elencate nelle consulenze e nelle perizie, per esempio un'aggressione all'arma bianca con colpi alla gola.