Affollatissima lectio magistralis di Romano Prodi, sabato sera al festival Passepartout. Il pubblico ha gremito il salone delle conferenze degli Oblati, ben presto tutto esaurito, e molte
Affollatissima lectio magistralis di Romano Prodi, sabato sera al festival Passepartout. Il pubblico ha gremito il salone delle conferenze degli Oblati, ben presto tutto esaurito, e molte persone si sono dunque assiepate nel cortile di via Asinari ascoltando dallesterno la conferenza del due volte premier.
Il Professore ha focalizzato il suo intervento sul rapporto tra America e Cina: «Queste due superpotenze, simbolo di capitalismo e comunismo, sono ancora divise per molti aspetti. LAmerica resta la prima potenza militare ed economica mondiale anche se è evidente alla comunità internazionale che non possa più decidere tutto da sola. La Cina cresce a ritmi vertiginosi pur con evidenti difficoltà interne come il dilagare della corruzione, duramente combattuta, e una crescita divaricata ossia spaventose differenze di reddito e di tenore di vita tra città e campagne, nord e sud, borghesia e proletariato che in definitiva porta a ricchi sempre più ricchi e poveri sempre più poveri. Dal canto suo lAmerica cerca di contenere lavanzata cinese tentando di escludere Pechino dal Trattato commerciale transpacifico con gli altri Paesi asiatici. Quella tra Usa e Cina è una sfida appena iniziata e non sappiamo come finirà».
Ledizione 2015 di Passepartout si è chiusa domenica con gli interventi di Pietrangelo Buttafuoco e Salvatore Settis. È tempo di bilanci per la rassegna organizzata dal Comitato scientifico della Biblioteca Astense Giorgio Faletti composto, oltreché dalla presidente Bellesini e dalla direttrice Gnetti, dal direttore scientifico Alberto Sinigaglia e dai consiglieri Franco Rabino e Ottavio Coffano. Ci dice Roberta Bellesini, presidente Biblioteca: «Sono molto contenta dellalto livello degli incontri e della riposta di un pubblico che ho trovato sempre attento, preciso e pertinente nelle domande».
Donatella Gnetti, direttrice Biblioteca, riflette sulledizione itinerante appena conclusa: «Credo che per le prossime edizioni dovremmo studiare il modo di essere autonomi nel cortile di Palazzo del Collegio nonostante eventuale maltempo e voglio pertanto ringraziare lUniversità, i responsabili del Centro culturale San Secondo e i Padri Oblati per averci ospitato in spazi interni a causa delle avverse previsioni meteo. Abbiamo stimato una media di 350 persone ad incontro; sono contenta della partecipazione del pubblico non solo in termini di quantità ma anche di qualità visto che la platea è sempre stata attenta e partecipe. Essere riusciti, nel corso degli anni, ad aggregare intorno alle nostre iniziative un pubblico così è una soddisfazione enorme».
Bartolo Gabbio