Un’ora di sosta gratuita, poi scatta il pagamento di una tariffa da 40 euro “per violazione delle condizioni di parcheggio”. È questa la novità introdotta di recente da un supermercato di Asti, il “Pronto Fresco” in corso Alessandria 115 (all’incrocio con corso Casale), che ha deciso di andare controcorrente rispetto alla tradizionale grande distribuzione dislocata in periferia. Parcheggio gratuito sì, ma non più a tempo indeterminato.
La gestione dell’area di sosta, che resta aperta durante gli orari dell’esercizio commerciale con una quarantina di parcheggi bianchi, è stata affidata alla società Parkdepot, con sede a Bolzano, la quale ha il compito di monitorare con le telecamere gli accessi delle autovetture e verificare il corretto utilizzo degli stalli.
Tutto regolare perché il funzionamento del parcheggio, privato, anche se a uso pubblico, è indicato su alcuni cartelli installati nell’area e all’ingresso del negozio. Cartelli che riportano anche il costo della tariffa per chi supera l’ora di sosta. Si tratta di una modalità nuova per Asti, ma già abbondantemente diffusa in altre città. Se questi cartelli siano letti e memorizzati dagli utenti è un’altra questione anche se, a giudicare dai primi avvisi di pagamento ricevuti per posta dai “trasgressori”, sembra che non tutti abbiano ancora chiaro che quel parcheggio non possa più essere usato per lasciare l’auto a piacimento o, come pare essere avvenuto, come area di sosta per i residenti. Ma quella che per Asti è una novità, altrove succede da tempo e nessuno si scandalizza.
Sul sito di Parkdepot è scritto: «Siamo un’azienda di Monaco di Baviera e il leader del mercato della gestione digitale dei parcheggi; con la nostra tecnologia ottimizziamo i parcheggi commerciali». Viene inoltre spiegato che «entrando nella proprietà della struttura commerciale nostra cliente, si accettano le condizioni di parcheggio segnalate; la nostra autorizzazione è stata accordata dal proprietario del parcheggio ed è indicata attraverso la segnaletica affissa in loco».
Come avviene l’identificazione dell’automobilista che trasgredisce alle regole di utilizzo? «I parcheggi in nostra gestione sono dotati di un sistema con telecamere che registra il numero di targa di chi entra ed esce dal parcheggio» viene precisato ancora sul sito di Parkdepot che si dice disponibile, tramite un modulo di contatto, «a inviare le immagini di prova» dell’utilizzo della sosta oltre il tempo gratuito previsto. Con una lettera, spedita a casa del proprietario del veicolo, viene segnalato giorno, luogo e durata della sosta oltre agli estremi per effettuare il pagamento della tariffa, sia on line sia tramite i metodi tradizionali.
Però, tra chi ha ricevuto la richiesta di pagare 40 euro per una sosta durata più di un’ora, c’è chi ha voluto chiedere spiegazioni direttamente al punto vendita. Altri hanno segnalato il caso allo youtuber Daniele “Pro Copio” Carollo che ha pubblicato un video dedicato sui social. Invece da “Presto Fresco”, interpellato dal giornale, fanno sapere che le nuove modalità di sosta sono state introdotte proprio a favore della clientela per garantire che gli utenti del supermercato, magari interessati ad acquistare prodotti pesanti, possano usare il parcheggio senza trovarlo occupato da auto “estranee” all’attività del negozio.
[foto Billi]
2 risposte
Ma se per fare la spesa mi serve più di un’ora ?
Faccio la spesa, quindi dando già i miei soldi per cui guadagno al supermercato, e pago pure 40 euro se impiego mezz’ora o anche solo un quarto d’ora più dell’ora ?
Bene, mi è capitato di andare senza trovare parcheggio e sono andata via. Troppo comodo lasciare l’auto in sosta tutto il giorno a discapito dei clienti.