Lavoro, imprese, Europa. Sabato Palco 19 ha ospitato un confronto pubblico, promosso da Fratelli d’Italia, al quale sono intervenuti via streaming il Ministro del Lavoro Marina Calderone e quello della Difesa Guido Crosetto. Relatori astigiani sono stati Fausto Cantore (Presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro), Carlo Fornaca (Vicepresidente di Confindustria Asti), Massimiliano Grosso (Confartigianato Asti), Aldo Pia (Presidente di Confcommercio Asti) e di Mario Sacco (Presidente di Confcooperative Asti). Nel ruolo di moderatore il deputato Marcello Coppo.
Il lavoro è stato il tema centrale che ha toccato vari aspetti utili, secondo gli ospiti, a sostenere la crescita dell’occupazione: incentivi fiscali, confronto della domanda con l’offerta tramite una piattaforma digitale ancora più performante, aumentare lo stipendio netto dei lavoratori senza scaricare tutti gli oneri sui datori di lavoro, una maggiore attenzione per il mondo dell’artigianato che conta 20 milioni di lavoratori in Europa, l’importanza di creare figure sempre più specializzate che le aziende non trovano, nonostante in Italia un giovane su cinque non studi, non lavori e non segua corsi di formazione.
Dal dibattito è emerso che l’Europa dovrebbe essere, secondo Aldo Pia, «più madre e meno matrigna, con più figli e meno figliastri». Per esempio togliendo molta di quella burocrazia che ci tocca nella vita di tutti i giorni, ma trovando una voce comune su grandi temi come la politica estera per non andare in ordine sparso, come sta succedendo con il riconoscimento dello Stato Palestinese. Il Ministro del Lavoro ha spiegato le linee guida del Governo Meloni per sostenere l’occupazione e, ribadendo la contrarietà all’introduzione del salario minimo, ha spiegato che «sarebbe come ammettere che anni e anni di contrattazione sono stati fallimentari».
Il Ministro Crosetto ha invece parlato dell’importanza delle prossime Elezioni Europee per il momento che stiamo vivendo, riferendosi alle guerre in corso, ma anche per gli anni che verranno. Ha poi criticato l’Europa che «si è più preoccupata di regolamentare che liberare energie» e ricordato che proprio all’Europa si deve il maggior numero di scoperte al mondo: «Dalla calcolatrice al computer, dal motore a scoppio alla luce, alla radio, tutto nasce in Italia e in Europa; invece l’unica invenzione dei cinesi negli ultimi decenni è stata la carta igienica che è una grandissima invenzione, ma tecnologicamente non è il massimo dell’avanzamento».
[un momento del confronto]
