Una delegazione dell’Associazione Italia Israele, composta da soci e simpatizzanti, guidata dal presidente Luigi Florio e dalla responsabile organizzativa Jolanda Camera, si è recata
lo scorso fine settimana a Venezia, dove ha visitato lo storico ghetto ebraico e due delle cinque sinagoghe che sorgono al suo interno (le altre tre sono attualmente in fase di restauro).
Il ghetto veneziano, creato nel 1516, è il primo istituito in Italia ed è rimasto in vigore fino al 1866, quando a seguito della terza guerra d’indipendenza il Veneto è entrato a far parte del
Regno d’Italia.
La delegazione astigiana, accompagnata da una guida, ha avuto modo di conoscere la storia di quel piccolo ma importante lembo di terra veneziana, che mantiene tuttora intatta la sua
fisionomia di campi e campielli e tramanda la memoria di una comunità che ha dato un grande contributo alla cultura veneta ed italiana.
Particolarmente toccante la vicenda degli ebrei veneziani nel periodo della seconda guerra mondiale e delle leggi razziali fasciste: furono 254 i deportati nei campi di concentramento nazisti, e di essi solo 8 fecero ritorno.
Durante la permanenza a Venezia alcuni dei partecipanti alla trasferta hanno visitato la Biennale Arte 2024, dove hanno avuto modo di ammirare anche l’opera dell’artista astigiana
Feofeo, al secolo Federica Oddone, intitolata “Il Muro dei Desideri” e dedicata al Muro del Pianto di Gerusalemme.