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Tovagliette “in simboli”sui tavoli di 16 ristoranti
Economia

Tovagliette “in simboli”
sui tavoli di 16 ristoranti

Si chiama Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA) ed è un sistema che utilizza scrittura, simboli, immagini, strumenti, dispositivi o gesti per compensare le difficoltà di comunicazione di

Si chiama Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA) ed è un sistema che utilizza scrittura, simboli, immagini, strumenti, dispositivi o gesti per compensare le difficoltà di comunicazione di bambini e adulti con deficit in questo ambito. E proprio su questo sistema si è basato il progetto "Libri per pensare" del 2013, che continua ad evolversi e a rinnovarsi grazie all'apporto delle ragazze del Servizio civile che vi sono impegnate. Il risultato? Tavole comunicative in arrivo in musei e piscina comunale, 3mila tovagliette da ristorante, settanta libri tradotti o inediti, tutti indirizzati ad adulti e bambini che presentano difficoltà nel parlare (ad esempio perché muti, autistici o affetti da ritardo mentale) e, per questo motivo, realizzati con un sistema di scrittura in simboli (PECS) che aiuta in modo efficace a comunicare.

«Il progetto – ha spiegato l'educatrice dei Servizi sociali Silvia Bergamasco – è partito nel 2013 e si è sempre rinnovato e ampliato nel tempo. Abbiamo cominciato a tradurre e scrivere libri per bambini con il sistema di scrittura in simboli (dove il simbolo non traduce una parola ma un concetto), quindi per adulti, e infine abbiamo ideato e realizzato le tovagliette da ristorante per facilitare la comunicazione tra cameriere e persona affetta da deficit nel parlare. Stampate su carta idonea all'alimentazione in 3mila copie, saranno consegnate nei prossimi giorni ai 16 ristoranti astigiani che partecipano al progetto Borsa lavoro per l'inserimento lavorativo di persone in difficoltà (presente alla conferenza stampa la ristoratrice Claretta Socco il cui locale sarà dotato delle speciali tovagliette). Il progetto si evolverà quest'anno con altre iniziative, ovvero la realizzazione di tavole comunicative da collocare in tutti i servizi comunali della città, dai musei alla piscina, e la traduzione di nuovi libri che verranno posti in un'ala dedicata della Biblioteca Astense "Giorgio Faletti"».

Come è stato sottolineato anche dall'assessore ai Servizi sociali Piero Vercelli, il lavoro è stato svolto fin dall'inizio da alcune ragazze inserite negli uffici grazie al Servizio civile e al progetto Garanzia giovani. Ecco i loro nomi: Margaret Inche Palos, Giulia Masoero, Elena Barberis, Cecilia Gallo, Erika Passaniti.

e.f.

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