Si è spento all’età di 98 anni, nella sua casa di Chiavari, Lucio Tomalino, partigiano e storico presidente dell’Istituto Storico della Resistenza di Asti.
Di lui e della sua storia avevamo parlato recentemente, a fine febbraio, quando aveva festeggiato con la moglie Amelia Casaloni il 75.mo anniversario di matrimonio, le rarissime “nozze di brillanti”.
Tomalino, nonostante il suo recente trasferimento a Chiavari, era molto conosciuto ad Asti.
Intanto per la sua brillante carriera di enologo al servizio di numerose e prestigiose cantine vinicole e poi, soprattutto, per la sua lunghissima presidenza dell’Israt.
Lui della Resistenza è stato un protagonista, con il nome di battaglia “Vetta”, nella Divisione partigiana Langhe.
Nato a Vernazza, nelle splendide Cinque Terre, ha profonde radici astigiane per via del padre, originario di Castello d’Annone. Ha frequentato la Scuola Enologica di Alba e legato la sua giovinezza a quella di uno zio paterno di ritorno dagli Stati Uniti dove aveva lavorato come scenografo di Charlie Chaplin.
Il richiamo delle radici riportò lo zio a Castello d’Annone dove comprò una cascina e si mise a coltivare la terra con l’aiuto di quel nipote, Lucio, a cui era molto legato.
Poi gli anni della Seconda guerra mondiale e la Resistenza che ebbe anche in Amelia, sarta di Castello d’Annone, una staffetta partigiana coraggiosa.
Finita la guerra, Tomalino lavorò per molte aziende astigiane e intraprese anche la carriera di consulente enologo per stabilimenti vinicoli in Sud America, Russia e Polonia, nazioni in cui erano cominciati gli impianti vinicoli intensivi.
Sempre affiancando il suo instancabile impegno per il mantenimento della memoria della Resistenza.Lucio Tomalino lascia la moglie e due figli: Enrico e Massimo, (quest’ultimo fondatore e presidente del Magmax di Asti, il museo di mineralogia più piccolo del mondo) e una vivace folla di nipoti e pronipoti.
Domani mattina il funerale che si terrà a Chiavari; la salma sarà poi tumulata nel pomeriggio, verso le 15, nel cimitero di Castello d’Annone.