Ci vorrà ancora qualche settimana prima di vedere affollato il cortile del Palazzo del Collegio, mentre è agli sgoccioli lattesa per il primo appuntamento con il festival Passepartout. Maurizio
Ci vorrà ancora qualche settimana prima di vedere affollato il cortile del Palazzo del Collegio, mentre è agli sgoccioli lattesa per il primo appuntamento con il festival Passepartout. Maurizio Molinari, corrispondente da Gerusalemme per La Stampa, sabato intervisterà Ronny Someck e Salah Al Hamdani (ore 18, Aula Magna del Polo Universitario, ingresso libero). Luno di origine ebraica, laltro musulmano, sono accomunati dal luogo natio, Baghdad, e dallo stile della loro poesia. Entrambi hanno vissuto lallontanamento forzato dalla propria terra: Someck è fuggito ancora bambino dai pogrom antisemiti, Al Hamdani, che si era opposto alla dittatura di Saddam Hussein, ha vissuto per lungo tempo in esilio in Francia.
I due scrittori si sono incontrati per la prima volta nel 2011, in occasione di un festival di poesia a Parigi. La scoperta del comune sradicamento dalla patria è stata fondamentale per avviare un confronto e uno scambio di punti di vista tra culture differenti. Ne anche è nato un libro, Baghdad-Jersusalem, scritto a quattro mani e pubblicato in ebraico, arabo e francese. Il racconto delle tensioni in Medio Oriente introdurrà al tema di Passepartout 2015, 1945-2015: la guerra è finita?. Il festival organizzato dalla Fondazione Biblioteca Astense Giorgio Faletti questanno giunge alla dodicesima edizione; tra gli altri, proporrà incontri con Sergio Romano, Ernesto Galli della Loggia, Don Luigi Ciotti, Romano Prodi, Salvatore Settis, Luciano Canfora.
Passepartout vivrà unanteprima nella giornata di domani, a cura del fotografo astigiano Franco Rabino. Per la durata del festival sarà allestita negli spazi della Biblioteca la mostra France et Italie, les journaux de la Grande Guerre, frutto della collaborazione con l'Istituto italiano di Cultura a Parigi; si tratta di unesposizione documentaria curata dal saggista Alberto Toscano e allestita grazie alla sua personale collezione che, attraverso le pagine di giornali italiani e francesi del periodo 1914-1918, documenta lo stato dei rapporti fra i nostri due paesi durante la Grande Guerra. Da segnalare, infine, i forum tematici dedicati agli studenti degli istituti superiori, organizzati per l8 giugno alle 16 in collaborazione con le testate locali. Il nostro giornale, con la supervisione del docente dellAccademia di Belle Arti Ottavio Coffano, curerà una tavola rotonda per approfondire lintervento di Luciano Canfora.
e.p.r.