Parola d’ordine: sperimentare. Il cartellone di Asti Teatro 38 racchiude dieci spettacoli con il sottotitolo “Il nuovo che avanza”. «Sono parte di quel nuovo che in questi anni si sta muovendo in un mondo teatrale
Parola d’ordine: sperimentare. Il cartellone di Asti Teatro 38 racchiude dieci spettacoli con il sottotitolo “Il nuovo che avanza”. «Sono parte di quel nuovo che in questi anni si sta muovendo in un mondo teatrale italiano in fermento; averli insieme in un festival può offrire uno spunto di riflessione anche per le edizioni future», hanno spiegato nelle scorse settimane l’assessore Massimo Cotto e il dirigente Gianluigi Porro, direttori artistici del Festival.
L’anteprima
L’anteprima di Asti Teatro 38 è dedicata a Eugenio Guglielminetti, scenografo scomparso dieci anni fa. Oggi alle 18.30 sarà inaugurato nei locali della ex chiesa di San Giuseppe “La macchina delle illusioni”, «un luogo di scoperta e approfondimento – spiegano dall’assessorato alla Cultura – non un museo tradizionale, ma uno spazio dinamico, visitabile durante tutto il festival, dove potersi avvicinare al mondo della scenotecnica teatrale, alle sue leggi, alle sue tradizioni, al suo rapporto con l’innovazione». Il percorso è costruito attraverso una serie di installazioni interattive, che permettono al visitatore di scoprire alcuni segreti di questa affascinante disciplina. Alle 20 aperitivo nell’adiacente foyer del Piccolo Teatro Giraudi, quindi alle 21 il regista Antonio Catalano ricorderà la figura di Eugenio Guglielminetti. A seguire lo spettacolo “Visioni di teatri possibili” con Chiara Buratti e Patrizia Camatel, accompagnate dagli ambienti sonori di Albert Fratini. Le due attrici percorrono un viaggio attraverso il pensiero dei grandi critici e teorici che hanno scritto la storia del teatro del Novecento, in un allestimento curato da Francesco Fassone e Alice Delorenzi. Alle 21.30 sarà proiettato il documentario di Silvio Ciuccetti “Emozioni e meraviglie”, incentrato sulla vita artistica dello scenografo. Guglielminetti frequentò l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, allievo di Giuseppe Manzone e Felice Casorati crebbe nel clima torinese della seconda metà degli anni Trenta. Legato alla galleria d’arte “La Giostra” di Asti, divenne noto a livello internazionale come scengrafo tra opera, prosa e televisione. A Guglielminetti è anche intitolata una fondazione, con sede a Palazzo Alfieri. Raccoglie oltre duemila documenti, disegni, bozzetti di scenografie e di costumi, progetti teatrali e opere d’arte, e durante l’anno organizza numerose retrospettive sui protagonisti delle arti figurative del Novecento.
Le nuove proposte
Dopo l’anteprima di questa sera (venerdì) dedicata a Eugenio Guglielminetti, via ai dieci appuntamenti da domani sera e fino al 3 luglio. Si inizia sabato alle 22 al Diavolo Rosso con “Caino Royale” di PEM-Habitat Teatrali, che ribalta con stile clownesco i due archetipi della storia dell’umanità. Si prosegue domenica con “Se ci sei batti un colpo” di Teatro dell’Istante e A.C.T.I. Teatri Indipendenti, per la regia di Laura Curino, la storia surreale di un giovane uomo che ha tutto ciò che gli serve, tranne il cuore (ore 22, Diavolo Rosso). Lunedì “Cronaca di una vita violenta” ripercorre il romanzo di Pasolini attraverso la voce di Roberta Mattei e il pianoforte di Marco Ravallese (ore 22, Diavolo Rosso).
I classici e i giovani
Fuori dal programma di “Il nuovo che avanza”, Asti Teatro 38 ospiterà anche un classico: sabato Paola Quattrini sarà protagonista di “Oggi è già domani”, commedia di Willy Russel nell’adattamento Iaja Fiastri, diretta da Pietro Garinei (ore 20, Teatro Alfieri). Domenica OfficinaLS metterà in scena “Personaggi senza sipario”, spettacolo vincitore di Asti Teatro Ragazzi (ore 17, Teatro Alfieri), mentre lunedì salirà sul palco Andrea Mirò in “Talkin’ Guccini”. Diretto da Emilio Russo, il testo è denso di racconti e suggestioni alla base delle canzoni del celebre cantautore; partecipa anche Flaco Biondini, compagno di musica di Francesco Guccini e ispiratore del progetto (ore 20, Teatro Alfieri). Sempre lunedì le emozioni legate al lavoro nelle vigne è alla base del testo di Carlo Cerrato, “Nella vigna dell’anima” (ore 22, Cascina del Racconto). In scena Simona Codrino, Sergio Danzi, Ileana Spalla, la band Med in Itali con la consulenza musicale di Marco Notari.
Spettacoli e sociale
In cartellone anche due spettacoli dai risvolti sociali, domenica gli ospiti del Cottolengo di Torino in scena con “Polvere – la vita che vorrei”, teatro-danza ideato da Barbara Altissimo (ore 18, Teatro Giraudi). Lunedì “Finzione o realtà?”, performance liberamente ispirata a “Sei Personaggi in cerca d’autore” di Luigi Pirandello (ore 21.00, Teatro Giraudi). Il lavoro vede protagonisti giovani adulti dell’Educativa territoriale disabilità del Settore Politiche Sociali del Comune.
La residenza di Astiss
Nell’ambito del Festival, a Palazzo Alfieri sarà presente da sabato e fino al 30 giugno la residenza ASTISS Teatro – Lo spettacolo della Res Publica. Primo appuntamento domani alle 21.30 con L’Antigone di Vittorio Alfieri, per la regia di Marco Viecca. Domenica alle 17 presentazione del volume “Un’ingannevole guerra privata” di Sergio Rustichelli, quindi alle 21.30 il monologo “Di Giovanni In Oltre” di e con Marco Gobetti; ancora lunedì, alle 21 lectio magistralis “Vittorio Alfieri e il dialogo della coscienza” con Carla Forno del Centro Studi Alfieriani.
Enrico Panirossi