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Riunito il Consiglio

Roatto: il Comune dice no all’antenna

Preoccupazione in paese per il progetto di Open Fiber sull’installazione di una struttura per stazione radio alta oltre 30 metri in regione Pangeri
C’è preoccupazione a Roatto per il progetto d’installazione di un’antenna per una stazione radio per le telecomunicazioni. La società Open Fiber ha infatti individuato in frazione Pangeri l’area per collocare l’antenna, suscitando la perplessità dei roattesi e dell’amministrazione in prima fila. La preoccupazione nasce dall’imponenza della struttura che dovrebbe superare i 30 metri di altezza.

Per questo si è riunito il Consiglio comunale per decidere eventuali iniziative in merito e successivame nte è stata convocata una riunione pubblica per informare la popolazione sulla situazione.

«Non abbiamo la possibilità di bloccare il progetto – dice il vicesindaco Valter Brignolo – di fronte alle esigenze della pubblica utilità le amministrazioni comunali sono impotenti. Crediamo però che il sito scelto non sia il più adatto».

Il sindaco Bruno Colombo ha riferito di aver contattato anche l’Arpa di Ivrea per sapere se l’infrastruttura fosse a norma e ha avuto risposta positiva, quindi dal punto di vista autorizzativo la società installatrice ha tutti i permessi necessari. «Non sappiamo se una struttura simile possa avere conseguenze sulla salute dei cittadini – dice il sindaco – ma certo è uno scrupolo che dobbiamo porci».

«Il sindaco ha anche incontrato i rappresentanti di Open Fiber proponendo delle alternative meno invasive per il paese – continua Brignolo – sono stati proposti due siti ma, dopo aver valutato la proposta, la società ha declinato l’offerta non ritenendola evidentemente valida».

In ogni caso il Consiglio comunale ha deliberato contro l’installazione dell’antenna come atto di tutela delle abitazioni e delle aree fabbricabili adiacenti.

«Si tratta di un atto che ha più che altro valenza di indirizzo politico – spiega il vicesindaco – siamo consapevoli che dal punto di vista amministrativo c’è ben poco che possiamo fare. Le autorizzazioni non passano dal Comune che non ha la facoltà di bloccare l’installazione di queste antenne. Quello che possiamo fare però è redigere un “piano antenne” per il nostro territorio comunale, dopo le opportune verifiche tecniche. Quello che abbiamo è ormai vecchio e non più adatto alle esigenze delle attuali infrastrutture. Vorremmo che le società installatrici si attenessero poi a quanto stabilito da questo piano, sperando di trovare un punto di incontro che vada bene sia ai cittadini sia ai gestori telefonici».

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