Pochi giorni prima di venire a mancare, con una delle sue molte frasi divenute emblematiche, disse alla figlia Laurana e alla nipote Valentina che non sarebbe stata la politica pragmatica a cambiare il mondo, ma ne aveva il potere la poesia.
A 40 anni esatti dalla scomparsa, in questo 2024, la presenza di Davide Lajolo, comandante partigiano, direttore de “L’Unità”, scrittore, continua a sentirsi sulle colline intorno a Vinchio, quello che per lui era “il suo nido”; e lo si ascolta non a caso nei versi più poetici e nelle storie più intime, parte di raccolte di racconti che ancora oggi leggiamo e che diventano, letti ad alta voce, momenti essenziali della passeggiata annuale nella riserva della Valsarmassa, tra il suo “casotto” e le vigne a perdita d’occhio, “Ulisse sulle colline”.
L’associazione che porta il suo nome, con deus ex machina la figlia Laurana, ha scelto di festeggiare l’importante ricorrenza mettendo al centro sia la poesia, che l’eredità da lui lasciata, in un pomeriggio in cui l’arte si dispiegherà nelle sue molteplici facce tramite racconti, musica, danza e immagini.
L’appuntamento è per sabato 22 alle 17 alla Cantina di Vinchio e Vaglio Serra. Le parole di Davide Lajolo tornano a prendere vita sotto forma di performance, grazie alla voce dell’attore Aldo Delaude e alla tromba del jazzista Felice Reggio. L’esperienza si estende alla danza, grazie alla proiezione del video con protagonisti Ivana Mannone e Cristian Catto, girato nello scenario del “bosco incantato” nella riserva naturale e con il contributo della fotografia emotiva di Fabienne Vigna. Inoltre il giornalista Beppe Rovera intervisterà esperti e testimoni. Due libri, di recente pubblicazione, saranno al centro della giornata di iniziative.
Il primo è “Il mare verde – la riserva naturale della Valsarmassa”, a cura di Laurana Lajolo. Il secondo è il volumetto con i testi di studentesse e studenti del Pellati di Nizza che con interviste e componimenti narrativi hanno immortalato “il patrimonio umano dell’Unesco”. Nel corso del pomeriggio si assegna inoltre il premio “Il ramarro” agli artisti Elio Garis e Sergio Unia, mentre con “paesaggio è arte” chi lo desidera potrà osservare il percorso dei nidi di Vinchio e Vaglio trasformato in galleria a cielo aperto con opere di Roberto Di Giorgio, Viviana Gonella, Manuela Incorvaia, Giulio Lucente, Renato Milano, Sara Vergano. Al termine degustazione dei vini di Vinchio e Vaglio.