L'ultimo episodio di truffe ad anziani è avvenuto in località Valmaggiore, alle porte di Asti, ed ha fruttato un bottino di 2 mila euro. Un uomo vestito con una tuta da operaio si è presentato
L'ultimo episodio di truffe ad anziani è avvenuto in località Valmaggiore, alle porte di Asti, ed ha fruttato un bottino di 2 mila euro. Un uomo vestito con una tuta da operaio si è presentato a casa di una coppia di pensionati, dicendo di essere un tecnico dell'acquedotto e che era stato mandato per eseguire una serie di verifiche su tubature e rubinetti. Un complice aspettava in strada e, in un secondo momento, ha probabilmente raggiunto il primo uomo all'interno dell'abitazione. Il modo di agire di tali ladri?truffatori è pressoché sempre il medesimo: dal parlare del funzionamento dell'acquedotto, carpendo la fiducia delle vittime di turno, attraverso discorsi mirati a confondere gli interlocutori, passano rapidamente all'argomento che riguarda risparmi, denaro e oggetti preziosi. In quel caso hanno anche messo in scena, di fronte all'anziana coppia, una fantomatica telefonata al figlio per rassicurarli, dimostrando in tal modo di avere anche conoscenza della composizione familiare dei malcapitati. Il risultato è stato il furto di 2 mila euro che la coppia custodiva in casa.
«Abbiamo rilevato negli ultimi tempi un notevole aumento dei casi di truffe agli anziani e il fenomeno ci sta dando molta preoccupazione -? spiega il dottor Mario Anelli, Vicario della Questura di Asti -? Quasi ogni giorno registriamo interventi delle Volanti per casi di anziani truffati in tal modo oppure sono le vittime di tali raggiri a presentarsi loro stesse in Questura per sporgere denuncia. In questo periodo sono avvenuti casi in cui i truffatori si sono finti operai dell'acquedotto; altre volte cambiano strategia, ma le tecniche adottate per carpire la buona fede sono sostanzialmente le stesse. L'unico modo per fronteggiare la situazione è quello della prevenzione e informazione. Non si tratta infatti di una questione di presenza di pattuglie sul territorio. E' un problema di cultura: occorre far capire agli anziani, fin dalle prime avvisaglie di situazioni che possano destare sospetto, di chiedere subito aiuto ai familiari o ai vicini di casa, in modo da evitare di essere truffati e derubati».
«Inizieremo nei prossimi giorni una campagna informativa, anche attraverso le parrocchie, luoghi frequentati dagli anziani e in cui allestiremo appositi incontri ? annuncia il dottor Anelli ? Il messaggio che vogliamo dare è duplice: l'esortazione agli anziani di non fidarsi e soprattutto di non fare entrare in casa sconosciuti; e l'invito a chi ha parenti o familiari anziani a non stancarsi di mettere loro in guardia; un invito che rivolgiamo anche ai vicini di casa: preoccupandoci di chi ci sta accanto, possiamo contribuire a prevenire reati di tal genere che creano spesso anche disagio e vergogna nelle anziane vittime».
A livello nazionale si registra un aumento dei reati a danno degli anziani al di sopra dei 65 anni (+ 3,5% nel 2014). E proprio a livello nazionale è al via una campagna promossa da Ministero dell'Interno, forze dell'ordine (polizia, carabinieri e guardia di finanza) e Anap Confartigianato per sensibilizzare gli anziani e fornire consigli utili a difendersi da truffe, raggiri, furti e rapine. Verranno distribuiti vademecum e depliant contenenti suggerimenti per evitare di finire nelle mani di malintenzionati in casa, per strada, sui mezzi di trasporto, nei luoghi pubblici e attraverso internet.
Marta Martiner Testa