Rievocazione storica che celebra i venticinque anni dalla prima edizione, era il 1992, intenta a fare i conti con le rasoiate ai finanziamenti, riduzioni di budget e risparmi diffusi
Con il naso all’insù, cercando il bel tempo (le previsioni dicono che nel weekend il sole sarà inframmezzato dalla pioggia), Canelli aspetta il suo Assedio. Rievocazione storica che celebra i venticinque anni dalla prima edizione, era il 1992, intenta a fare i conti con le rasoiate ai finanziamenti, riduzioni di budget e risparmi diffusi. Il gruppo storico dell’Assedio è la colonna su cui poggia l’organizzazione. Atteso che il maestoso portale di Carlo Leva anche quest’anno rimarrà in magazzino, sostituito da tre portali più sobri ma altrettanto scenografici: due all’ingresso di piazza San Tommaso (da via Giuliani e da piazza Gioberti), il terzo a Villanuova dal Pisoc.
Appuntamento che si assesterà nel cuore storico della città, lungo la Sternia e la collina di Villanuova. Qui, da piazza San Tommaso sino a piazzale San Leonardo avverranno i fatti d’arme, con un prologo in piazza Aosta (i giochi antichi) e in via Giuliani (il mercatino seicentesco), gli appuntamenti di guerra e teatrali. Osterie e taverne si incontreranno lungo la Sternia e in piazzale San Leonardo. «Una scelta precisa, così che l’offerta gastronomica sia tutta fruibile in pochi punti» spiega l’assessore Paolo Gandolfo.
Motivi scenografici, organizzativi ma anche di budget. Restringendo l’area si comprimono i costi. Degli ottocento armigeri in arrivo da ogni dove degli anni scorsi si è passati a 400, e solo la domenica. Assedio del venticinquennale che si affida a un nuovo Colonnello Taffini-D’Acceglio: Mauro Argelli, da anni in prima linea nella rievocazione storica, sostituirà il condottiero storico Aldo Gai. «Ringraziamo Gai per quel che ha dato all’Assedio. Un cambio, dopo tanti anni, ci vuole» puntualizza Valerio Iaboc, presidente del Gruppo Storico Militare.
Nuovo anche il Duca di Nevers. Matteo Campagnoli, che aveva sostituito Dedo Roggero Fossati, per impegni non potrà esserci. Le truppe mantovane saranno, dunque, affidate a Carlo Franchini, anche lui veterano d’Assedio. Piergiuseppe Dus, storico personaggio sin dalla prima edizione del 1992 impersonerà ancora il Duca di Savoia.
Manifestazione rimodulata anche nei tempi, che parte nel tardo pomeriggio di sabato per svolgere la propria tela nella notte con lo spettacolare scontro tra i due schieramenti alle 21,30 nei prati sotto il castello, a Villanuova e riconquistare il giorno della domenica con la battaglia finale, sempre nello scenario dell’antico borgo all’ombra del maniero, con un crescendo finale. La ristorazione seicentesca poggia su tre “hosterie” mentre spopolano le “Taverne”!
Giovanni Vassallo