Il problema dell’indebitamento può riguardare chiunque svolga attività commerciali, ma anche chi fa altri lavori, arrivando talvolta a livelli tanto insostenibili da determinare la rovina economica dell’azienda o della persona. Di questo problema si è parlato domenica mattina nella sala consiliare di San Damiano, in un incontro organizzato dall’ADACon e che ha avuto per relatori il commercialista Giuseppe Ferraro e l’avvocato Katia Gavioli, esperti in diritto bancario, diritto fallimentare, diritto commerciale e tributario, oltre che nella gestione del debito.
«Nel 2012 – ha detto l’avvocato Gavioli – su impulso europeo venne approvata la legge “salva suicidi”, cosiddetta perché la rovina economica diventa non di rado causa di morte. Circa il 10% della popolazione italiana è gravato da debiti da cui è difficile uscire: in conseguenza delle modifiche del 2019, oggi c’è un quadro più completo e sono previste cinque procedure, a seconda delle situazioni. Sotto il controllo del tribunale sono previsti organismi di composizione della crisi e un gestore della crisi, che non deve avere interessi privati. Le procedure previste in caso di fallimento sono l’accordo di strutturazione, la liquidazione controllata, il concordato minore per piccole imprese e artigiani, la procedura familiare per la sistemazione dei debiti di marito e moglie con una sola pratica, la procedura per l’incapiente (per una sola volta nella vita). I costi per le pratiche sono accessibili e la Regione Piemonte ha istituito un fondo che aiuta le persone ad accedervi».
Per Giuseppe Ferraro «i debiti sono una questione di cui si parla troppo poco, mentre sarebbe importante far conoscere le possibilità esistenti per risolvere questo tipo di problemi, potendo poi tornare a gestire situazioni commerciali. Le associazioni possono rivestire un importante ruolo informativo, spiegando che queste pratiche vanno sempre svolte da un soggetto pubblico, anche senza la presenza di un avvocato».
Maria Teresa Berta, presidente di ADACon, ha sottolineato la necessità di disporre di materiale informativo, oltre che di spazi pubblici ai quali il cittadino in difficoltà possa far riferimento in caso di bisogno. L’avvocato Gavioli si è augurata che il Comune di San Damiano metta a disposizione uno spazio che possa diventare un punto di riferimento per le persone che ricadono sotto la competenza del tribunale di Asti. Ulteriori informazioni al 375/6182489.