Non è una rivolta, ma per ora solo un presidio. Però il comitato astigiano “Tari Giusta” invoca la piazza al posto della protesta su Facebook e chiede ai cittadini di manifestare contro la Tari «che è la più cara di tutto il Piemonte». Lunedì sera, alle 18.30, in piazza Catena (davanti agli uffici comunali di Palazzo Mandela) si svolgerà un presidio contro i nuovi aumenti della tassa rifiuti e il ritorno della raccolta tramite i cassonetti stradali. Il sit in di protesta anticiperà il Consiglio comunale aperto sulla Tari e sul sistema di raccolta dei rifiuti, richiesto da diversi consiglieri di minoranza, pronti a contestare, punto per punto, ciò che a detta loro non funziona nella nuova raccolta verticale.
Secondo il neo comitato “Tari Giusta” «il Comune fa cassa aumentando la spazzatura. Intanto Asp e Gaia fanno utili milionari che al 45% finiscono nelle tasche dei privati. L’aumento della Tari (in certi casi anche fino al 7%) colpisce duramente pensionati e lavoratori dipendenti, già impoveriti dall’inflazione». Ma non solo. Dal comitato sottolineano che «gli aumenti pesano particolarmente sui settori turistico e commerciale: bar, ristoranti ed esercizi devono pagare il doppio rispetto al resto del Piemonte».
Contestata anche la scelta di passare dal porta a porta al sistema di raccolta con i cassonetti in strada, che si aprono tramite card o sistemi digitali: «La raccolta dei cassonetti è un disastro – tuonano dal sodalizio – Torino, che per prima aveva reintrodotto la raccolta verticale, ora sta velocemente tornando al porta a porta».
Da qui l’appello agli astigiani di scendere in piazza per protestare contro l’attuale gestione e costo dei rifiuti. «Dicevano che la raccolta verticale avrebbe fatto risparmiare i cittadini, invece questo è il risultato – concludono dal sodalizio – In città c’è più immondizia in giro, la raccolta verticale è scomoda e inefficiente e le zone dov’è stata introdotta sono più sporche».