Che cosa c’è sotto l’intonaco della chiesa di San Rocco a Villafranca? Antichi affreschi o nulla di rilevante? E’ quanto dovranno accertare le indagini stratigrafiche dopo che la Fondazione Cassa di Risparmio di Asti ha concesso, nei giorni scorsi, il contributo richiesto dal Comune in accordo con l’Associazione Per San Rocco.
Le risorse (quattromila euro, cui se ne aggiungeranno altri mille del Comune) permetteranno lo svolgimento dei saggi su pareti interne e soffitto nella piccola chiesa costruita nel 1600, come cappella campestre contro la peste, e poi riedificata nel 1716. Si guarda con particolare interesse al soffitto decorato: sotto le attuali pitture potrebbero essercene altre di più lontana datazione? Attenzione anche sulla statua lignea barocca di San Rocco, il santo a cui i villafranchesi chiesero protezione dalla pestilenza: sotto i colori che la ricoprono potrebbero essere rintracciate tracce dorate? E le ricerche potrebbero forse anche riservare sorprese sul nome dell’artista che la creò? Domande a cui daranno risposta gli esperti della “Ottaviano Conservazione e Restauro” di Torino. Le indagini stratigrafiche, già approvate dalla Sovrintendenza Architettonica Belle Arti e Paesaggio, dureranno alcune settimane. Le risorse serviranno anche a rimuovere il degrado causato dall’umidità sugli intonaci interni ed esterni e sulle finiture. Il progetto porta la firma dello Studio Form_A Architetti Associati di Asti.
Quella di borgata, affidata all’Associazione Per San Rocco, è una delle due chiese di proprietà del Comune utilizzate come poli culturali (l’altra è il San Giovanni, Scuola per giovani del Progetto Futuro Musica). “A San Rocco – spiega il sindaco Anna Macchia – un gruppo di cittadini volontari, particolarmente attivi e motivati, mantiene fede alla convenzione sottoscritta con il Comune promuovendo iniziative culturali molto ben accolte, dando così un valore aggiunto alla vita della borgata, poco distante dal centro. Intorno alla piccola chiesa, che rappresenta un bene comune per l’intera comunità villafranchese, si raccoglie l’amore che gli abitanti esprimono per il luogo in cui vivono”.
Attualmente la pieve, aperta alle funzioni religiose da maggio a settembre, ospita gli incontri “Troviamoci in collina”, mentre si attende la premiazione del concorso letterario “Conosco un posto nel mio cuore”, dedicato a Renato Bordone, fissata per il 25 agosto nell’ambito della festa di borgata. Settantacinque i partecipanti tra giovani e adulti: un successo oltre ogni aspettativa e un bel lavoro di squadra da raccontare (promotori Associazione Per San Rocco e Biblioteca Civica Paolo Luotto con il patrocinio del Comune di Villafranca e dei Lions Club di Villanova).
Ma l’impegno del comitato di San Rocco per valorizzare la chiesa ha già buttato il cuore oltre l’ostacolo: “Abbiamo messo da parte – annunciano la presidente Patrizia Grosso e il vice Nico Novara – le risorse per avviare un vero e proprio restauro che porterà, tra l’altro, al recupero della storica scala di legno che conduce al vano delle campane e alla collocazione di un nuovo impianto di riscaldamento, così che l’edificio possa essere usato tutto l’anno”. Ora non resta che attendere di sapere se occorrerà aggiungere altri fondi, partecipando a nuovi bandi, per recuperare gli antichi affreschi se le indagini stratigrafiche dovessero svelarne la presenza.
Nella foto: volontari Per San Rocco col sindaco Macchia e la presidente Grosso