«L’aumento della Tari è una scelta nazionale di Arera – replica il vicesindaco Mauro Stroppiana, responsabile dei tributi – E’ l’adeguamento dei costi pre e post Covid. I Comuni hanno poco margine di manovra. Il mio esempio del condominio è riferito alla tariffa: quando arriva una spesa l’amministratore non può intervenire sul costo totale ma solo su come ripartirlo. Per venire incontro ai cittadini contribuiremo con risorse comunali (108.115 euro) così da limitare l’impatto al 4-6%. Non ci saranno aumenti indiscriminati (come voleva la scorsa amministrazione, prima delle nostre osservazioni) ma sarà una manovra attenta alle famiglie meno abbienti con aumenti annui tra 5 e 25 euro».
Il Consiglio ha deliberato la Tari nonostante il Ministero avesse presentato una proroga della scadenza. «Ho chiesto che, in modo coscienzioso, ritirassero il punto per permettere ai consiglieri di capire cosa si andava a votare». «L’aumento della Tari è stato deciso dall’amministrazione Lanzavecchia – precisa Stroppiana – Dopo le nostre osservazioni in Commissione, il testo è stato modificato ed approvato dalle persone che oggi siedono tra i banchi della minoranza. Perché sprecare un lavoro di valore?».